Il disco di settembre 2021 è Blu Celeste di Blanco

Se dovessi dire quali sono gli artisti rivelazione del 2021 ti direi Blanco e Chiello.

Chiello perché con il suo primo album solista ha fatto un exploit pazzesco dimostrando di essere l’ex membro degli FSK più talentuoso e versatile e Blanco perché è diventato, singolo dopo singolo, e anche grazie a Mace che lo ha scelto per La Canzone Nostra, la voce e l’artista più particolare dell’anno. Quello che sai che spaccherà tutto. Quello che sei curioso di sentire al Festival di Sanremo dove parteciperà in coppia con Mahmood. Quello in grado di oscurare sia Salmo che Sfera sul beat. Ma anche quello che speri che non finisca per deluderti.

Blanco è un artista particolare, un’anima punk, un po’ folle, che ama correre nudo e che per il suo primo disco decide di mettersi a nudo. Va controcorrente e sceglie di non avere ospiti in Blu Celeste, ma di dare al suo pubblico solo la sua voce e le sue parole.

Fin dai primi lavori, Blanco si è distinto per la disinvoltura con cui si muove liberamente tra i generi, contaminando stili diversi senza preoccuparsi di etichette o limitarsi in sovrastrutture: la sua attitudine esuberante e provocatoria si alterna a linee melodiche senza tempo, che attingono dalla grande tradizione della canzone italiana, penso ad artisti come Celentano, Modugno, Gino Paoli, Battiato che sono stati i primi riferimenti artistici che hanno portato Blanco a scrivere musica. Un’inedita combinazione che ha impresso un marchio nella scena musicale contemporanea e che lo rende assolutamente riconoscibile e senza etichette di genere.

Blanco non sa cantare, nel senso, la sua voce non è perfetta, è sporca, spesso forzata, ma quello che arriva e che trasmette è libertà, emozioni e passione. È questo lo spirito su cui si fondano le 12 tracce di Blu Celeste, una sorta di diario in cui la voce di Blanco è l’unica narratrice e spazia liberamente dall’elettronica più scura al mondo del funk fino all’utilizzo di synth e sonorità che si rivolgono agli anni ’80.

E con questo suo modo di fare musica, con il suo estro creativo si guadagna il titolo di cantautore dall’attitudine un po’ punk e un po’ hip hop, un po’ moderna, un po’ senza tempo.

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