5 foto per non dimenticare le atrocità del G8 di Genova

Dal 19 luglio al 22 luglio 2001, a Genova si è svolto il G8, che ancora oggi viene ricordato per la violenza e l’atrocità delle forze dell’ordine, tanto che Amnesty Interntional aveva definito i fatti del G8 “una violazione di diritti umani di dimensioni mai viste nella recente storia europea”. E oggi, 20 anni dopo, sottolinea via Twitter come molti responsabili siano rimasti impuniti.

Mentre si svolgeva l’incontro degli 8 Peasi più importanti della terra, Genova è diventata teatro di scontri, violenza, massacri, guerriglia urbana. Complice anche l’arrivo dei Black Bloc, ovvero i no global, che si sono uniti ai manifestanti pacifici, creando il panico in città. Paolo Cremonesi, medico in prima linea durante gli scontri del G8, ha raccontato a Repubblica di aver visto un massacro e quei giorni sono stati una follia.

I black bloc iniziano a distruggere e saccheggiare la città seminando il panico, la polizia attacca indistintamente no global e manifestanti pacifici. Scoppia una vera guerra in diversi punti della città. I militari colpiscono a caso, chiunque gli si presenti davanti, una giovane recluta, assediata dai manifestanti a bordo di una jeep, spara a caso e uccide un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, il cui volto è stato successivamente sfregiato da alcuni poliziotti che volevano dissimulare le cause della morte.

Il peggio si è svolto alla scuola Diaz, che è stata definita macelleria messicana per la ferocia delle violenze. Lì si rifugiavano i black bloc, la polizia fa irruzione, come se fosse una missione punitiva, succede di tutto: teste spaccate, violenze di ogni tipo, sangue ovunque.

Nella caserma Bolzaneto, dove sono stati portati i fermati di quei giorni, l’orrore e le violenze sono state impareggiabili, tanto che nel 2015, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato all’unanimità., che in quei giorni sono state compiute gravi violazioni all’articolo 3 sul divieto di tortura e di atti inumani o degradanti.

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