5 tra le migliori strofe di Milano Soprano

Milano Soprano di Don Joe è il disco del momento. Un disco dove la nuova scena e i veterani si uniscono tra loro, insieme ad artisti pop per celebrare quella che è a tutti gli effetti la capitale del rap italiano: Milano. Capisci lo spessore di un disco e soprattutto del suo autore anche dal livello delle strofe degli artisti coinvolti. In questo caso tutti e 24 gli artisti chiamati da Don Joe hanno dato il meglio di loro, proprio come a voler omaggiare un grande producer, oltre alla città natale.

Non è facile scegliere 5 strofe, perché ogni canzone di Milano Soprano è un piccolo mondo a sè, fatto di rime, citazioni, punchlines, talmente ben costruite che forse per capirle appieno ci vorrà del tempo, ma ho provato a sceglierne 5.

1. JAKE LA FURIA

In Big Checks, Jake apre con il botto con It was all a dream citando Juicy di The Notorious B.I.G.

It was all a dream

La droga amplificava la routine

Come la prometazina nel lean, yeah

Speak easy, parla piano che si vende merce

Stamperie di cash della Merkel, riocontra

Taglia i g, prega Dio e conta

Droghe, armi, frère, come contrast

Fuck la police, al nome l’impronta

Siamo fantasmi, frate’, forme nell’ombra

Questi rapper fanno i G, fanno i godfather
Però sparano solo a GTA e a COD, frate’

Se hai letto più libri che fascicoli, chiudi la bocca

Porta i caffè, poi chiudi la porta

Sono Luciano Liboni, da solo contro tutti

Sono il solista del micro’, frate’, Luciano Lutring

E se è vero che il vero riconosce il vero

In mezzo a questi rapper ne conosco zero

2. EMIS KILLA

In Bandito, Emis Killa ci regala una strofona carica di immagini e citazioni, da Liberato al film L’Odio del 1995, ai gargoyle delle chiese medioevali.

AK carico, sei K in un attimo

Carino nel video, bastardo nell’animo

Da sopra un attico facce di pietra
Come i gargoyle, non fare il bad boy

Dietro hai la gente, mio frate’ il cannone

Tipo Blastoise, fatti i cazzi tuoi

Non chiamarmi “bro”, non chiamarmi proprio

Ci siam già visti, ma non ero sobrio

Lei che si atteggia da brava ragazza

Io vedo una vacca come Vinz ne L’odio

Non sono un bastardo, è il ruolo che ricopro

Tornassi indietro, cambio vita e Stato

Odio questo gioco, tu vuoi far le foto

Io l’anonimato come ?LIBERATO

Che faresti per un po’ di hype?

Questa tipa per un po’ di like

Si mette a pecora online

Mentre le guardavo il culo

Il suo tipo mi guardava l’ice

Regista di strada, Spike Lee

Per i mi?i con i g nelle Nike

Vivo street, finché mi fermano

Finché mi ferrano, fra’, come YG

3. CANEDA

Senza nulla togliere a nessuno, per rime, flow e incastri questa di Caneda in Dogo Gang Bang è la strofa migliore del disco.

Ehi, ah

Io medio panca senza pass

Con il passa’ entro in banca

Io in campo, tu in panca

La tua tipa con te è santa, con me salta

Tu Coca, io Fanta

Tu indietro, anni Ottanta

Tu cowboy, io Tatanka (È arrivato)

Io no canta, io ti attacca

Tu ha il patacca, motherfucka

La tua Panda che si ammacca

La tua giacca sembra cacca, testa matta

La tua trap ha roba sciatta

Porta Nuova, porca troia, gente fatta

Neanche mi vedi, cataratta

Siete cessi, arte astratta

Sposo [Nike?], ciabatta

Rapino, puzzi di nafta, vinco il BAFTA

Tu all’asta, io salto con l’asta

Mangio pasta, fumo rasta, anti-casta

Io canasta, la Maionchi casca nella vasca

Schiaffi a Cannavacciuolo in faccia con il colapasta

4. MARRACASH

La rima di Marracash sulla legge, la citazione al film Diamanti Grezzi e il paragone tra la sua collana che oscilla mentre fa sesso e l’oscillazione delle cryptovalute, Marra in Guerriero si è dimostrato un vero guerriero del rap.

Era scritto, c’era il rischio, però vincere non mi ha sconfitto

Mentre ficco, il mio Cristo, frate’, oscilla come queste crypto

Dalle Aler, metto nelle note questo male come Mahler

Gemme non tagliate, Safdie brother

Ci bollate usciti da Bollate

Siamo quelli che non servono alla legge

Quindi non osservano la legge (Non osservano la legge)

Che è uguale per tutti, è scritto dietro al giudice
Sembra che così lui non lo legge (No)

Prendono le macchine a noleggio

Tutto il mio background a noleggio

Scuola della vita con i peggio

Bro, la spola tra Messina e Reggio

La parola mia è decreto regio (King)

5. ERNIA

Una strofa corta quella di Ernia in Kandinsky, ma davvero ricca di immagini e questo è anche un brano che ha fatto parecchio discutere per il sample usato, che è lo stesso usato da Mondo Marcio di MP3, ovvero Ultra Natè. In queste rime Ernia disegna davvero immagini legate al mondo dello spaccio, alla fatica che si fa per avere successo, che poi per gli altri non sempre è meritato e che alla fine ottieni davvero solo quando muori.

Una voce narrante che mi descrive

Parla della mia fine

Sentimenti scuri tipo para e affini

Si mischiano coi tagli, sì, paraffina

E facendo le scale vengono i dubbi
Ogni scalino mi è giudice
Bella la vista quando stai al culmine
Ma impari presto a fare il parafulmine

Sulla mia tomba fiori di ciliegio

Diranno: “Una vita così è un privilegio
Per averla chissà a chi ha fatto sfregio”

Ma al posto mio farebbero di peggio

Non mi correggo

Quindi vivrò per sempre in un testo, un decreto regio

Pure se odiano adesso
Poi mi ameranno quando avrò due metri di terra sul petto

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