Il video del pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

6 aprile 2020, dopo alcune proteste dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere in seguito a un caso di Covid rilevato nel penitenziario e alla richiesta di avere tamponi e mascherine, è partito un vero e proprio raid punitivo.

I video, ripresi dalle telecamere di sicurezza e pubblicati in esclusiva da Domani, mostrano scene agghiaccianti e raccapriccianti.

I detenuti, inermi e a terra, vengono colpiti dagli agenti con calci, pugni, manganellate, caschi, trascinati come animali al macello, se non peggio. Disumanità e violenza allo stato puro.

Negli atti della procura si parla di mattanza. I video mostrano come i detenuti vengono fatti sfilare uno dopo l’altro fra due ali di agenti e ad ogni passaggio vengono riempiti di botte. Non viene risparmiato neanche chi cade a terra e neanche un disabile, spintonato sulla sedia a rotelle e preso a manganellate.

Per fortuna la Procura ha fatto scattare misure cautelari nei confronti di 52 agenti, sono 8 gli arresti in carcere, 18 quelli ai domiciliari, 23 interdizioni dall’esercizio di pubblico ufficio e 3 obblighi di dimora. Maltrattamenti pluriaggravati, concorso in torture, favoreggiamento, calunnia, falso in atto pubblico, depistaggio e frode processuale sono alcuni dei reati contestati.

E forse è ancora poco per una tale violenza e ferocia. A più di un anno dai quei tremendi pestaggi è emersa la realtà e i video sono stati resi pubblici, ma viene da chiedersi quante violenze impunite e quanti atti simili a questi ci sono e ci sono stati nelle nostre carceri?

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