Avril Lavigne è ancora la regina del pop punk

Avril Lavigne ieri ha pubblicato il suo primo TikTok con la complicità dell’amico Tony Hawk, nel quale, sulle note di Sk8er boy si cimenta sullo skate.

Sono passati 19 da quando Avril Lavigne ha fatto irruzione sulla scena musicale con la sua Complicated cambiando un po’ le regole del pop al femminile, sia in termini di suono, molto più vicino a quello dei Green Day, Simple Plan, o Blink-182, sia per l’estetica. Avril non era la solita cantante pop alla Britney Spears, o alla Christina Aguilera, non era sexy e provocante come le Pussycat Dolls, nè come Anastacia, lei era diversa nel look e nella musica. E soprattutto non voleva essere quella roba lì. Inizialmente la sua etichetta discografica voleva che fosse una sorta di nuova Britney Spears, lei si è rifiutata e ha fatto da sola. A 18 anni registra e pubblica Complicated. Il successo è stato pazzesco.

Il disco Let Go con le hit Sk8er boy e I’m with you raggiunge la prima posizione in diversi paesi e Avril diventa un idolo per teenager dei primi anni 2000. Avril Lavigne piace perché ha un look che rompe gli schemi, perché ha una voce pazzesca e alterna dolcezza e forza nelle sue canzoni e rappresenta il pop punk femminile. Lei è la regina del pop punk. È figa, grintosa, una sorta di maschiaccio, mai impostata nei videoclip e rappresenta l’antitesi rispetto alle pop star del momento, è una ragazza normale, che non ha bisogno di tacchi alti e vestiti aderenti, è la ribelle in cui le ragazzine dell’epoca si potevano identificare.

Due anni dopo Let Go, Avril Lavigne torna con un nuovo album, Under my skin, dai suoni pop rock, che contiene diverse hit, tra cui Don’t tell me, My happy ending e Nobody’s home, che scalano le classifiche e con i rispettivi video sempre in rotazione su MTV.

Tre anni dopo pubblica le hit mondiale Girlfriend. Da lì in poi qualcosa cambia, i dischi successivi, del 2011 e del 2013 sono decisamente più profondi, meno frizzanti ed energici. Il pop punk si stava affievolendo e al contempo Avril ha iniziato a fare i conti con una malattia.

Si allontana dalle scene e solo nel 2015 rompe il silenzio e dice di aver contratto la malattia di Lyme, una patologia debilitante che l’ha costretta a letto per diversi mesi.

Lei era la regina del pop punk femminile e come ogni icona che si rispetti, è stato oggetto di una teoria complottista. Si diceva infatti che fosse morta nel 2003 e che fosse stata sostituita da una sosia, che sarebbe entrata in scena proprio nel momento in cui Avril Lavigne stava vivendo il momento di maggior successo della sua carriera.

Ovviamente è solo una leggenda metropolitana, come quella sul sosia di Paul McCartney, o su Michael Jackson, Tupac e Elvis Pristley che sarebbero ancora vivi in qualche posto sperduto del mondo.

Avril Lavigne, dopo il TikTok pubblicato ieri, nel quale sembra essere sempre la ragazzine di Complicated, sembra essere ormai pronta a tornare con nuova musica e un disco nel quale, stando alle indiscrezioni, dovrebbero esserci Machine Gun Kelly e Mob Sun.

Di lei c’è molto in Billie Eilish, che ha dichiarato di essere una sua fan sfegatata. In effetti il video di Therefor I Am è molto simile a quello di Complicated: entrambi sono stati girati in centri commerciali, con protagoniste da due cantanti scatenate e irriverenti, anche se a distanza di quasi 20 anni l’uno dall’altro.

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