La pagella delle uscite settimanali

8 a Originali dei Sottotono. Ci sono voluti 20 anni per risentire insieme Big Fish e Tormento, eppure sembra che il tempo per loro non sia mai passato. Hanno ancora la stessa attitudine, la stessa capacità di raccontare ed emozionare e la stessa alchimia che avevano quando ci hanno lasciati. Tra inediti e rivisitazioni di grandi classici, Originali è un disco da ascoltare tutto d’un fiato. Gli ospiti chiamati dai Sottotono hanno dato il meglio di loro, portando il loro mondo in quello di due pilastri del rap italiano e soprattutto rendendo omaa ciò che i Sottotono hanno rappresentato. Tra le tracce che compongono Originali, quella che colpisce maggiormente è Cronici 2021 con la voce di Primo e la strofa di Fabri Fibra. Questo è indubbiamente il brano più rap dell’intero disco e in grado di farti venire i brividi sentendo Primo.

3 tracce da ascoltare subito: Cronici, Dimmi di sbagliato che c’è e Mezze verità.

6 ad Untouchable di Tony Effe. Sinceramente mi aspettavo un disco decisamente più trash da Tony Effe e invece è tornato a quella trap cruda degli esordi. In un attimo siamo stati tutti catapultati nel 2016, anche grazie all’attesissimo featuring con Side Baby. Gli argomenti sono sempre gli stesssi, ripetuti allo sfinimento: criminalità, mafia, droga, spaccio, escort, pistole, soldi. Un po’ viene da sorridere ad ascoltare questi racconti e pensare che hanno rubato il volante dell’auto di Tony per ben due volte. Eppure se l’è cavata bene ed è riuscito ad alternare tracce decisamente cupe e crude ad altre meno pesanti, come Lacrime con Tedua e come Effe, che per mood e sonorità è forse la migliore dell’intero progetto.

3 tracce da ascoltare subito: Effe, Luce a Roma e È Trap.

6 a In un’ora di Shade. Ed eccoci alla consueta hit estiva firmata Shade. Uno di quei brani che sentiremo fino a settembre letteralmente allo sfinimento. Shade è bravo a fare questo genere di brani, leggeri, spensierati e ovviamente latineggianti. Ha praticamente preso tutti gli ingredienti della hit estiva all’italiana e li ha messi insieme. Il brano racconta le vicende di un ragazzo innamorato che tenta un approccio nell’unico modo possibile in questo difficile periodo storico: attraverso un balcone. Non mancano ovviamente i riferimenti ai social network e il ritornello da coreografia sulla spiaggia.

6 a Un bacio all’improvviso di Rocco Hunt e Ana Mena. Squadra che vince non si cambia. Ed ecco che, dopo il successo dell’anno scorso, Rocco Hunt torna con Ana Mena, che nelle due estati precedenti aveva contribuito al successo dei tormentoni di Fred De Palma. Anche in Un bacio all’improvviso abbiamo tutti gli ingredienti tipici: leggerezza, reggaeton e amore estivo. Insomma, un’altra tipica hit estiva all’italiana, dove a farla da padrone è sicuramente il ritornello cantato da Ana Mena.

5 a Pistolero di Elettra Lamborghini. Poteva forse mancare la Lamborghini in questo clima estivo? Ok, domanda retorica. Eppure Pistolero non ha niente a che vedere con le hit di Elettra. Non c’è il ritmo travolgente di brani come Pem Pem, Hola Kitty o La Isla, sembra quasi una canzoncina da cartone animato, o peggio da Zecchino d’Oro. Dov’è finita la Lamborghini che ci faceva muovere il culo? Sembra si sia data una calmata, ma in questa nuova versione non convince.

5 a Que Tal di Boro Boro feat. Cara. Posso dire che non ho ancora capito che musica fa o vuole fare Boro Boro? Qui però troviamo alcuni suoi tormentoni che fanno subito hit estiva reggaeton: muovi il culo e andale. Sinceramente non lo trovo per niente adatto a questo tipo di sonorità, per fortuna che c’è Cara, che con la sua voce e il suo ritmo tiene su tutta la canzone.

7 a Marea di Madame. Madame si cimenta per la prima volta con un brano estivo. La produzione di DRD e Bias si sente e dà a Marea un ritmo tribale ed ipnotico. Con la sua voce e con la sua capacità di giocare con le parole, Madame ci propone una hit estiva che si discosta dai cliché delle hit estive. Marea è un brano d’amore piuttosto ermetico, che coinvolge elementi di diverso genere, dalla samba al calipso e ai ritmi dell’estate, rivisitati e letti in chiave Madame.

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