Massimo Giletti a Non è l’arena torna a parlare di rap e criminalità: protagonisti Neima Ezza e Baby Gang

Nella puntata del 9 maggio, Massimo Giletti a Non è l’Arena torna a parlare di musica, rap ovviamente, e criminalità.

Lo fa partendo da quanto è successo qualche settimana fa a San Siro durante le riprese del video di Neima Ezza e Baby Gang. Ti ricorderai sicuramente il casino che ne è scaturito, la polizia che arriva, gli insulti, la folla di ragazzi in completa violazione delle norme anti Covid e successivamente il video postato da Baby Gang mentre gioca alla Playstation con gli agenti che gli perquisiscono casa sullo sfondo.

Bene, questa volta, e forse è la prima volta che accade, Massimo Giletti non punta esclusivamente il dito contro un genere musicale, non emerge dal servizio solo rap = droga e violenza, ma sposta l’attenzione su come si vive davvero in quel quartiere. Su come quelle case popolari, la Piazza dello spaccio a due passi, la vita senza possibilità economiche, diano ai ragazzi che crescono lì ben poche alternative.

[Trovi il servizio al minuto 2:55:16]

Secondo Massimo Giletti, la violenza e la criminalità di quel quartiere sfocia nei videoclip di Neima Ezza e Baby Gang che inneggiano alla violenza in generale e nello specifico contro la polizia.

Vorrei rassicurarlo dicendo tranquillo è quasi tutto fake, ma ci pensa il giornalista Daniele Piervincenzi che dice vorrei mettere davanti a questi ragazzi un uomo dell’ndragheta per fargli vedere chi sono i criminali veri.

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