Concerto del primo maggio: Fedez sputtana tutti

Concertone del primo maggio fa sempre rima con polemicone e protagonista del polemicone di ieri è stato Fedez.
Stiamo parlando di Fedez, uno che volendo e vista la sua posizione da uomo bianco, etero, assolutamente benestante, cantante, imprenditore, influencer, padre di due figli e marito, avrebbe potuto tranquillamente farsi i cosiddetti cazzi suoi. Fare un discorsetto sul lavoro, sulla pandemia, anche su Scena Unita, cantare le sue canzoni in santa pace, saluti, baci e ciao. E invece no. Fa incazzare tutti. Proprio perché stiamo parlando di Fedez. Lui il DDL Zan, come tanti altri, l’ha preso davvero a cuore, e con il suo discorso ha dato voce a chi non ne ha. Quindi, sale sul palco e fa nomi, cognomi, partito di appartenenza e in poche parole sputtana in diretta tv i riservi leghisti, per non dire l’odio leghista, nei confronti della comunità LGBTQ+.

E scatena il putiferio. Non solo per il discorso in sé, ma per il contorno.

Già nel pomeriggio Salvini, che pochi giorni prima si era complimentato con Fedez, aveva mostrato la propria amministrazione nei suoi confronti e lo aveva invitato per un incontro, mette le mani avanti e denuncia eventuali “comizi de sinistra” al Concertone, che viene organizzato a spese degli italiani.

Fedez sale sul palco ecracconta del tentativo di censura da parte di Rai 3 sui toni del discorso che avrebbe tenuto, la Rai nega, lui la sputtana pubblicamente pubblicando su Twitter la registrazione della telefonata nella quale la vicepresidente di Rai 3 llaria Capitani e i suoi collaboratori invitavano Fedez ad “adeguarsi al sistema” e a non “estrapolare frasi dette fuori contesto”.

Fedez se ne sbatte. Sputtana tutti, consapevole che si beccherà una bella lista di querele e in fondo da uomo etero, benestante, cantante, imprenditore, influencer e via dicendo, poteva tranquillamente farsi i cazzi suoi.
In molti lo avrebbero fatto. Chi te lo fa fare di salire sul palco del primo maggio in diretta tv e sputtanare la Lega e successivamente la Rai per una questione che neanche ti riguarda da vicino?

La necessità di usare la propria influenza mediatica non solo per promuovere il prodotto di turno, ma per schierarsi apertamente contro frasi inaccettabili e a favore dei diritti di persone che ad oggi non ne hanno. Diventare la voce di chi non ne ha ed esprimere il pensiero di milioni di italiani.

Si becca gli applausi, perché ammettiamolo, ci vogliono le palle per non piegarsi a certi giochetti. Ci vogliono le palle per dire apertamente la propria opinione, sempre, ma ci vogliono palle quadrate per fare quello che ha fatto Fedez e il suo è stato il gesto più hip hop che ho visto negli ultimi anni, fatto da uno che neanche fa più rap.

Perché una volta, rap o non rap, i cantanti smuovevano le masse, si esprimevano apertamente, si schieravano politicamente e socialmente e non erano invitati solo a cantare e basta e con il suo discorso Fedez ha praticamente fatto questo.

Oggi, the day after, il Codacons contesta alla Rai “due circostanze gravissime” che hanno riguardato l’intervento del rapper sul palco della manifestazione. “La prima è l’ingiustificabile tentativo di censura che la Rai ha opposto all’intervento del rapper, la seconda è l’immensa pubblicità occulta ad una marca sportiva fatta dal palco del concertone attraverso lo stesso Fedez, in palese violazione delle norme a tutela dei consumatori“.

Matteo Salvini si unisce alle accuse del Codacons.

Il segretario leghista della Vigilanza Rai, Massimiliano Capitanio, accusa Fedez di aver manipolato la registrazione della telefonata con la vicepresidente di Rai 3, e tira in ballo il testo di Tutto il contrario, la canzone dove Fedez dice mi interessa cheTiziano Ferro abbia fatto outing, ora so che ha mangiato più wurstel che crauti.

Si stanno forse arrampicando sugli specchi?

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