La pagella delle uscite della settimana

7 a Taxi Driver di Rkomi. In questo Taxi Driver c’è un po’ di tutto, sia per racconti, sia per influenze musicali e generi toccati, sia per ospiti. Rkomi riesce ancora una volta ad alzare l’asticella e a mostrare un lato decisamente più cantautorale pur restando legato alle sue origini rap. Emerge la sua bravura nella scrittura e nel saper raccontare anche momenti e argomenti semplici con molta sensibilità. Ho apprezzato molto i tre singoli nei quali si approccia al rock, che credo siano i migliori del disco, e penso che Rkomi debba virare verso quelle sonorità che gli si addicono in modo particolare. Taxi Driver è un buon disco, uno di quelli che, anche se lo ascolti per la prima volta, ti viene già da canticchiare qualche ritornello, ma è troppo eterogeneo. C’è un po’ di tutto e nonostante questo un po’ di tutto sia di ottimo livello, rischia di dare al disco il sapore di una playlist, di una compilation e di far venir meno una forte identità che sicuramente Rkomi ha.

6 a Filtri di VillaBanks. È un mixtape pieno di sfaccettature musicali e culturali, VillaBanks infatti, tocca generi molto diversi tra loro, passando dal rap, al pop, alla techno e arricchendo le sue rime con lingue diverse, dal francese allo spagnolo, fil rouge invece resta la componente sessuale dei suoi testi.
Gli ospiti sono molto vari dal punto di vista delle influenze musicali, infatti passiamo da PapaV, Hache P,  Elilluminari, Key Largo, a Boro Boro, Franchino, Random, Il Genio, Taxi B e Ketama 126.

Tutte queste influenze, questi ospiti e questi generi musicali diversi sono sicuramente interessanti, ma rendono il progetto troppo vario. Se da una parte VillaBanks vuole mettere in mostra le sue qualità con un mixtape decisamente sperimentale, dall’altra non si capisce quale tra le tante sia la sua identità artistica e cosa effettivamente voglia fare.

7 a Quando piove diluvia di Remmy. Quando piove diluvia, della serie se una cosa va male, tranquillo che può andare peggio. È questo il titolo del nuovo Ep di Remmy, che secondo me merita davvero.
Remmy ha un”ottima scrittura e riesce ad esprimere i suoi sentimenti, passando da tracce con temi molto personali a brani banger, dove è tangibile il suo senso di riscatto con una narrazione varia e mai banale e un flow pazzesco. Le produzioni sono curate da2P, mentre gli ospiti sono Nitro, Warez e Nerone.

7 a Too Old To Die Young di Guè Pequeno. Dopo i brani street di Fast Life 4, qui sentiamo un Guè decisamente più melodico e profondo, insomma l’altra faccia del Guercio che riesce a dare il meglio di sé anche in brani come questo, dove riesce ad essere profondo e sfacciato al tempo stesso. La cosa che mi lascia un po’ perplessa è il ritornello, un chiaro riferimento a Nella luce delle 6 di Neffa e Deda, una citazione immagino, ma non citata.

6 a Narciso di Beba. Beba con Narciso vira verso il pop con un brano decisamente carino nel quale racconta un amore tossico. Il brano fotografa gesti semplici e momenti che, dietro al velo della quotidianità, celano una violenza invisibile quanto reale, di cui spesso chi ne è vittima non riconosce i segnali. Il concept è decisamente interessante perché va a toccare le tematiche di amori abusivi, ma Beba lo fa in modo leggero. Narciso è un brano carino, ma non di grande impatto.

7 a Ipnosi di Saint feat. Clementino. Il brano racconta le sofferenze vissute da un ragazzo ed esprime la fame di rivalsa che queste stesse hanno creato in Saint. Se vogliamo un racconto già sentito e inflazionato, ma il modo di raccontarlo, la musicalità e l’alternanza delle voci e degli stili di Saint e Clementino lo rendono davvero figo. Quel “lo so sono un bastardo non puoi dire di no, di no, di no” di Saint ti entra in testa al primo ascolto.

7 a Soli Assieme di Nashley. Qui siamo in un’atmosfera decisamente più pop, un brano apparentemente leggero e molto ritmato che però nasconde un significato più profondo, come una sorta di richiesta d’aiuto, un tentativo di salvare in tutti i modi un amore incompreso. È molto interessante il ritornello con il coro gospel, ma anche il finale più energico condito con chitarre e batteria che danno quel sapore di liberazione.

6, 1/2 a Regole di Lil Jolie feat. Carl Brave. Lil Jolie ha una voce e un ritmo decisamente unici e una versatilità pazzesca. In questo brano, dal sapore indie pop, dove la parte pop predomina decisamente, il racconto è quello di una relazione in cui il desiderio di mantenere la propria indipendenza all’interno del rapporto si scontra con i ricordi e con la voglia di stare insieme, tra il tentativo di controllare se stessi e la necessità di sentirsi liberi. Un brano carino, leggero, con qualche picco interessante, ma non rappresenta il meglio che questa giovane artista può fare.

7 a Spezzami il cuore di Naska. Hai presente il pop punk? Ecco, il nuovo singolo di Naska è il pop punk di inizio anni 2000, ma portato nel 2021. Il racconto è di per sé molto semplice e banale se vogliamo, ma sia il ritornello che inevitabilmente canti dal primo ascolto, “so che mi spezzerai il cuore te lo lascerò fare, se lo fai te mi piace e va bene così“, con quel ritmo cantilenante tipico del pop punk, e la strofa più veloce, energica scandita dalle chitarre, danno al brano un’ottima verve. Energia e melodia è quello che trovi ascoltando Spezzami il cuore.

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