Rapper e pandemia: l’arte di reinventarsi su YouTube e Twitch

La pandemia ha messo in ginocchio un po’ tutti, anche i poveri rapper italiani, che in mancanza dei soldini che si portavano a casa dai live, hanno in qualche modo dovuto reinventarsi.
Ora, se sei un fanboy sfegatato non leggere questo articolo, fammi e fatti un favore, chiudi subito, se no vai avanti e per farlo ti dico che tra le mie parole troverai anche tanta ironia.

Torniamo alla pandemia e alla crisi che ha colpito il mondo dello spettacolo e della musica. I rapper ora sono divisi: c’è chi pubblica musica lo stesso anche se non si sa quando riprenderanno i live, chi decide di aspettare, chi ha già annunciato un tour sperando di poterlo fare e chi si lamenta.
Ketama per esempio si è lamentato, dicendo che se non riprenderanno i concerti dovrà cambiare lavoro e nazione.
Insomma, ognuno reagisce a modo proprio, ma in pochi rispettano le regole. Siamo tutti stufi di indossare mascherine, non poter fare cene, pranzi, cazzi e mazzi con gli amici, e Pasqua in zona rossa e niente grigliate e pic nic, e poi li vedi su Instagram tutti insieme, vicini, senza mascherina, a grigliare la carne. E allora dico cazzo ti lamenti a fare se poi ci sono delle regole e fai il cazzo che ti pare?

Del resto, però, se non hai grandi sponsor, in qualche modo ti devi arrangiare. E scopri che ci sono dei format in giro, fatti da YouTuber, che funzionano e ti trasformi in YouTuber. Semplice no?
Da YouTuber a rapper il passo è breve come da rapper a YouTuber.
Mi riferisco al format degli Arcade Boyz, Fallitones, in cui commentano artisti emergenti, ripreso, o forse sarebbe meglio dire copiato, da Machete, la stessa Machete di cui fa parte Salmo che in Cazzo Culo ha dato dei babbi agli Arcade, ma questa è un’altra storia, e anche da Inoki.
Insomma, se una cosa funziona, perché non farla anche noi?
Giusto. No? No, ma vabbè.

E poi c’è Twitch, raga, e su Twitch puoi tirare su anche due spicci extra che in questo periodo fanno comodo. Così vedi Massimo Pericolo che, supportato da Amazon, ha il suo canale per abbonati nel quale intervista gli ospiti del suo disco. Intervista? Sì, Intervista, praticamente si fanno i bocchini tra loro, peggio di Esse Magazine. Perché non bastava Esse Magazine a fare i bocchini agli artisti, alcuni e selezionati artisti paganti o pagati, ma anche gli artisti devono farsi i bocchini tra loro e tirare avanti la carretta in qualche modo.

Quindi tra artisti che hanno il loro magazine, artisti che fanno le reaction su YouTube, format uguali ad altri, e artisti che si intervistano tra loro, qui non si capisce più un cazzo.

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