La pagella delle uscite settimanali

8 a Maxtape di Nerone. Non è un disco, non è un mixtape. E allora cos’è? Rap e rime. Nerone ha chiamato per queste 18 tracce 15 amici e colleghi: Emis Killa, Jake La Furia, Fabri Fibra, Boro Boro, Gianni Bismark, Axos, Nitro, Gemitaiz, Highsnob, Danti, Tormento, J-Ax, Maruego, Mido e Clementino. Il risultato è che c’è un po’ di tutto, ma soprattutto ci sono solo artisti che sanno fare rap con i controcazzi, che sembrano divertirsi a condividere i beat tra loro e che ci regalano rime su rime. Quelle rime e quell’attitudine che spesso e volentieri nei dischi vengono meno, o vengono messe in ombra dai ritornelli catchy, da quel brano fatto per passare in radio. E che qui non c’è. Qui, in Maxtape, c’è solo il rap. E più lo ascolti, più ti perdi tra le rime, tra quelle che ti danno la carica e quelle che con la loro pungente ironia ti strappano un sorriso, come questa di Danti:  Qua è tutta una Casa di Carta. Se soffio cade, sono tornato
Zero dischi d’oro i Two Fingerz
Quest’Italia non mi merita
Che ne sanno i 2000, 2 platino
È come Di Caprio, l’Oscar per Revenant
Sei depresso, carne da macello
Bene, ancora meglio, sai quanto fattura
Bello, bello, fra’, il tuo nuovo pezzo
Spotify 50 però non fai tour
Vorrei farmi, sì, la manicure
Ma non m’interessa di apparire
Ho i contenuti, faccio come Drake
Tu puoi farmi il playback come Justin Bieber

Forse Maxtape non farà grandi numeri, ma indubbiamente è un disco che merita, che resta come una sorta di perla rara in un mare di mediocrità.

8 a Solo Tutto di Massimo Pericolo. E così siamo arrivati al secondo disco di Massimo Pericolo, che inizia con una delle sue verità spiattellate in faccia “Quanto è difficile scrivere il secondo disco, soprattutto se col primo diventi ricco”. E questa è solo la prima di una lunga serie in un disco dove amore, strada, rabbia, droga, sesso, fama, depressione, provincia e successo sono i temi principali, trattati alla Massimo Pericolo: con verità. La verità che ti aspetti da lui, che non tradisce mai le aspettative del suo pubblico e che nonostante sia riuscito ad avere finalmente una vita decente, ottenendo quello che per lui rappresenta solo tutto, è rimasto vero. E non perde occasione per provocare, denunciare, per fare incazzare, per dar fastidio al politically correct che oggi va tanto di moda e dice: “come i nazi con gli ebrei. Adesso lamentatevi“. 
In sostanza Solo Tutto è un ottimo disco, se la paura e l’ansia di Vane erano quelle di superare Scialla Semper, direi che non ci è riuscito, ha semplicemente fatto quello che doveva fare: un altro ottimo disco, destinato, come il primo, a restare.
Un sorta di classico dei nostri giorni.

E tutto quello che troviamo nel disco è magicamente racchiuso e riassunto in due parole: solo tutto. Il desiderio forse di poter avere tutto ciò che si desidera, compreso quello che per molti è scontato, ma che per lui non lo è mai stato: una vita normale, decente. Quella vita che è riuscito ad avere, dopo tante turbolenze, solo grazie al rap e che per lui e per tanti come lui è SOLO TUTTO. E intanto Cazzo Culo è già culto.

6 a Il Ragazzo D’Oro 10 anni dopo. 6 perché non c’era niente da aggiungere a un classico come Il Ragazzo D’Oro e ha fatto bene Guè a non toccare i testi, a modificare o aggiungere featuring, e a lasciarlo esattamente com’era, lavorando solo sui remix. I remix sono fighi, per carità, ma vuoi mettere gli originali? Del resto se vuoi omaggiare un disco, a qualcosa dovrai pur mettere mano, ma chiamami boomer o legata ai classici, io se voglio ascoltare Il Ragazzo D’Oro, mi ascolto l’originale. Anche se questo repack potrà servire a dare nuova luce a quel classico del rap italiano e a farlo conoscere a chi, per età anagrafica, ancora non lo conosceva.

5 a Shotta 2 di Vale Pain feat. Baby Gang. Sai che ti dico? Vale Pain non è neanche male, ma l’impressione è che, come tutti gli artisti di 7Zoo, ascolti una canzone e alla fine le hai ascoltate tutte. Sempre gli stessi argomenti, sempre lo stesso slang, tutto già sentito.

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

Lascia un commento