La pagella di Rebel delle cover del Festival di Sanremo

Io non mi scuso, né per le critiche, né per l’ironia. Ho visto qualche sito altolocato scrivere (sorry) tra parentesi dopo una critica e ho pensato, ma cosa ti scusi a fare? Mica ti pagano… O forse sì..

Comunque essere sopravvissuta alla terza puntata del Festival con ben 26 cantanti, le gag, gli ospiti liquidati in due secondi da un Amadeus che ha fretta di arrivare a fine serata, Achille Lauro vestito da statua e Vittoria Ceretti che non stava ferma manco a legarla, è stata dura, ma ce l’ho fatta. Arrivati alla terza puntata, però, vorrei capire chi veste i cantanti, no perché tra Orietta Berti vestita da Gabibbo, Casadilego da matriosca, Madame da Adriano Celentano non ci capisco più un cazzo.

PRIMA DI ANDARE VIA, NOEMI E NEFFA. VOTO 4.

La canzone è un culto, ma se il buongiorno si vede dal mattino, è iniziato tutto male. Problemi ai microfoni, la voce di Neffa che non si sente, quella di Noemi che si sente troppo. Lei che cerca la mano di lui e lui che si sposta. Un pasticcio. Ma tranquilli, c’è stato di peggio.

LA FINE, FASMA E NESLI. VOTO 4.

Era da un po’ che non vedevo Nesli e non mi ricordavo le orecchie da Dumbo, comunque esibizione da post serata, sbronzi, quando ti resta solo un filo di voce e non ti accorgi neanche che il microfono non funziona. Interviene Amadeus e davanti a un Fasma che sembra chiedere che succede? manda la pubblicità e si rifà. Non potevamo fare buona la prima?

UNA RAGIONE IN PIÙ, FRANCESCO RENGA E CASADILEGO. VOTO N.C.

Un momento che vorrei dimenticare, non tanto per l’esibizione in sé, che sfido chiunque a seguire senza chiedersi da cosa cazzo si è travestita Casadilego? Secondo me anche Renga se lo stava chiedendo. Il parrucchiere comunque è lo stesso di Loredana Bertè e Achille Lauro.

PENSO POSITIVO, FULMINACCI CON ROY PACI E VALERIO LUNDINI. VOTO 6.

Jovanotti richiestissimo durante la serata delle cover, e questa è stata decisamente una delle esibizioni migliori, o meno peggio, di ieri. Ho apprezzato sia l’improvvisazione di Lundini, che il finale di Fulminacci che ha sostituito fantasia con pandemia.

RAGAZZO FORTUNATO, RANDOM E THE KOLORS. VOTO 3.

Ti prego stai zitto e fai cantare Stash, ti prego! È quello che ho pensato per tutta la durata dell’esibizione di Random, che più che ragazzo fortunato, è un ragazzo che ha avuto un culo gigante.

GIUDIZI UNIVERSALI, WILLIE PEYOTE E SAMUELE BERSANI. VOTO 7.

Finalmente qualcuno che rende omaggio a un brano e che lo canta in modo dignitoso. Niente di spettacolare e niente di esorbitante, il giusto, ben fatto.

MADLEY, EXTRALISCIO FEAT. DAVIDE TOFFOLO CON PETER PILCHER. VOTO 6.

Più che altro per il coraggio e l’entusiasmo. Altro che balera romagnola, qui ci troviamo a un matrimonio russo, dove, dopo aver bevuto troppa vodka, parte la polka selvaggia.

MADLEY FRANCESCA MICHIELIN E FEDEZ. VOTO 6.

Secondo me Fedez sta facendo pubblicità all’assistente vocale di Amazon e le chiesto Alexa dimmi 5 canzoni da fare in duetto. E così hanno preso i Jalisse, Albano e Romina, Aleandro Baldi e Francesca Aleotta, Calcutta e pure Daniele Silvestri, beh Alexa si è confusa a un certo punto. L’esibizione comunque è stata carina, fresca, ironica, Fedez ansia zero, e piacevole da vedere.

UN’AVVENTURA, BUGO CON I PINGUINI TATTICI NUCLEARI. VOTO 2.

Un’avventura è stata arrivare a fine esibizione senza cambiare canale, buttare il telecomando e sperare che Lucio Battisti non resuscitasse per tirare una testata a Bugo. Ti prego, cambia lavoro.

AMANDOTI, MANESKIN CON MANUEL AGNELLI. VOTO 5.

Sì, però la vogliamo smettere di urlare? In un equilibrio tra leggerezza, intimità, forza e grida, è l’esibizione perfetta per svegliarti quando inizia a calarti la palpebra. Manuel Agnelli ha letteralmente salvato la canzone, così che Gianna Nannini non telefonasse in diretta per chiedere i danni ai Maneskin e ai loro corsetti rosa. Una versione senza senso, tra urletti, schitarrate a caso e assoli. Poveri CCCP.

Comunque, per un attimo ho pensato e sperato ora si baciano, come Achille Lauro e Boss Doms, come Britney Spears e Madonna e invece niente, l’unica trasgressione è rimasta il corsetto rosa.

IO CHE AMO SOLO TE, ORIETTA BERTI E LE DEVA. VOTO 7.

Vestita da Gabibbo, Orietta nazionale ha portato sobrietà e il buon canto sul palco dell’Ariston. Un’esibizione semplice, ma che senza eccessi, rende il giusto omaggio al capolavoro di Endrigo. Unica domanda: Orietta si sarà incazzata per la stonatura delle Ospizio Girls?

MADLEY, GHEMON CON I NERI PER CASO. VOTO 7.

Era da una vita che non vedevo i Neri per caso. Ottima esibizione, fatta da gente che sa cantare davvero e che incredibilmente va a tempo!

Prisencolinensinainciusol, MADAME. VOTO 5.

Madame è brava, ok, lo spettacolino già visto pure, il look alla Celentano meno e il fatto che guardi sempre a terra non me lo so spiegare, io…. Come cantava Tiziano Ferro.

CARUSO, ERMAL META CON NAPOLI MANDOLIN ORCHESTRA. VOTO 6.

Il capolavoro indiscusso di Lucio Dalla cantato alla buona, ma oh, per l’orchestra che ha votato ieri, è la cover migliore della serata. Non è che niente niente oltre alla mascherina gli hanno messo i tappi nelle orecchie? Buoba esibizione, per carità, ma Lucio Dalla è un altro pianeta.

DAL MONDO, MAX GAZZÈ CON DANIELE SILVESTRI E LA MAGICAL MISTERY BAND. VOTO 8.

Magari non è il tuo genere musicale preferito, neanche il mio, ma in un mare di confusione, arrangiamenti arrangiati, stonature, urla a casaccio, qui abbiamo artisti e musicisti veri. Il classico bel canto che a Sanremo ci vuole.

INSIEME A TE NON CI STO PIÙ, MALIKA AYANE. VOTO 6.

Da un capolavoro, a una buona esibizione da talent show con tanto di balletto.

IL MIO CANTO LIBERO, COMA COSE CON MAMAKASS E ALBERTO RADIUS. VOTO 5.

Ma lo vogliamo lasciar stare Battisti? I Coma Cose anche questa sera usano lo stesso tessuto per vestirsi, cantano un classico della canzone italiana, benino, ma da karaoke. Battisti o lo canti in modo pazzesco, oppure canta qualcos’altro.

POVERA PATRIA, COLAPESCE E DIMARTINO. VOTO 4.

Voto 10 per la voce di Franco Battiato. Per il resto hanno scelto la canzone sbagliata, come quando a scuola la prof ti dice argomento a scelta e ti inguai da solo.

MI SONO INNAMORATO DI TE, GAIA E LOUS AND THE YAKUZA. VOTO 3.

Ma scusa Gaia, già non sai cantare e mi vai a prendere Tenco? Allora te le cerchi… Lous brava, ma alla fine ho rimpianto Elettra Lamborghini e Myss Keta dello scorso anno, che almeno erano consapevoli di fare schifo e non facevano le cantanti impegnate.

NON È PER SEMPRE, LO STATO SOCIALE CON EMANUELA FANELLI E FRANCESCO PANNOFINO. VOTO 7.

Non tanto per l’esibizione, quanto per aver portato in scena la situazione attuale del mondo dello spettacolo, fermo e in ginocchio da più di un anno.

QUANDO, ARISA CON MICHELE BRAVI. VOTO 7.

Una buona interpretazione, seppur meno intensa dell’originale, ma decisamente ben riuscita.

SPLENDIDO SPLENDENTE, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA CON DONATELLA RETTORE. VOTO 7.

Un evergreen pop e irriverente. Una performance allegra, ben riuscita e con una Donatella Rettore in forma splendente.

GLI ANNI, GIO EVAN CON I THE VOICE SENIOR. VOTO 5.

Aka come rendere vecchio e datato un pezzo degli anni ’90 che è tutto tranne che datato, nonostante sia degli anni ’90. Sembra un po’ un gruppo di anziani al circolo delle bocce che ricorda i bei tempi andati cantando in gruppo una canzone della loro epoca. Ok, Max Pezzali, scusali. E scusiamo anche Gio Evan per non aver ancora messo un cazzo di pantalone lungo e per i colori dei suoi vestiti che puntualmente fanno a pugni.

LA MUSICA È FINITA, ANNALISA CON FEDERICO POGGIPOLLINI. VOTO 6.

Annalisa sa cantare e fin qui non ci piove. Bella voce, buona interpretazione, ma si può fare qualcosa per le espressioni sempre struggenti e sofferte?

CIRANO, IRAMA. VOTO 7.

Non tanto per l’esibizione in sé, quanto per aver portato con estremo coraggio un brano di Guccini e per il fatto che Irama non ha potuto esibirsi dal vivo, né riprovare la canzone. Il video mandato in onda, infatti, è quello delle prove di lunedì. Un Sanremo decisamente non facile per Irama, che è in gara solamente con le sue prove generali.

GIANNA, AIELLO CON VEGAS JONES. VOTO 2.

Ora capisco perché hanno fatto esibire Aiello alle 2 di notte, perché ormai quasi tutti i telespettatori si erano addormentati e il buon Amadeus ha voluto risparmiare loro le urla stonate di Aiello. Ma la smetti di gridare? Orrenda. Davvero ORRENDA e IMBARAZZANTE. Pure Vegas Jones, che ha portato una strofa inedita e ha cantato diecimila volte meglio di Aiello, ha scelto di non condividere la scalinata con lui ed entrare dopo, giusto per prendere le distanze.

La serata delle cover di Sanremo è quel tipo di serata che ogni anno guardi dicendo almeno le canzoni le conosco tutte e con la curiosità di vedere gli ospiti, ma puntualmente ti penti di averlo fatto, e ti dici l’anno prossimo la skippo, eh. Passa un anno e ci ricaschi.

Se ti interessa conoscere la classifica, questa è la top ten. Vincerà Ermal Meta il Festival?

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