Shade come Salmo: senza live non pubblica musica

A quanto pare Salmo non è l’unico artista italiano a pensare che, senza la possibilità di fare concerti, non abbia molto senso pubblicare un nuovo album.

Come lui, anche Shade è dello stesso parere. “Nonostante stia scrivendo moltissimo, non c’è grande volontà di far uscire musica nell’immediato. Non mi manca l’aspetto economico dei concerti, mi manca tutto il resto. Si può vivere anche senza i live, come si può respirare anche con la mascherina, ma non è la stessa cosa“.

Da una parte abbiamo artisti che si fermano. Dall’altra artisti che continuano a produrre e pubblicare musica. Non si può dire quale sia l’approccio giusto e quello sbagliato, è soggettivo.

All’estero sta uscendo ancora più musica di prima e in tempi sempre più ravvicinati tra una release e l’altra. Travis Scott sta addirittura lavorando per portare un nuovo suono, mentre alcuni qui da noi si fermano.

Va anche detto che in Italia il settore dell’intrattenimento, dello spettacolo e della musica dal vivo non sembra essere cagato dal governo, un po’ come palestre e piscine e questo non dà grosse speranze in merito a un’eventuale prossima riapertura e ripresa.

In Gran Bretagna, invece, Boris Johnson ha già buttato giù un piano, diviso in diverse fasi, che da marzo a giugno prevede la riapertura di tutto. Il via a concerti, festival e discoteche è previsto per il 21 giugno e da noi? Si farà come con gli impianti sciistici? Apriamo e la sera prima dicono no non apriamo?

Con un panorama del genere, un artista legato alla dimensione live, di cui, come noi, è stato privato, come può pubblicare con leggerezza la sua musica sapendo di buttarla nel mucchio del web e basta?

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