Hype e successo sono due cose diverse. Ce lo dicono Laioung e Fabri Fibra

Oggi è uscito Fanno di tutto per hype, il nuovo singolo di Laioung con Fabri Fibra, che arriva a 4 anni di distanza da Dipinto di blu.
Quattro anni fa era il nome di Laioung uno dei più in hype del momento, aveva collaborato con Tedua e Izi in Giovane Giovane, con Guè Pequeno in Vengo dal basso, con Fibra nel suo ultimo disco Fenomeno, aveva un contratto con Sony e tutto sembrava andare per il meglio.

Oggi torna sulla stessa traccia con Fibra a parlare di hype, di quanto spesso sia deleterio rincorrerlo e di quanto poco abbia a che fare con la fama e con il successo.

Hype e successo sono due cose estremamente diverse. Quanti artisti abbiamo visto in hype e poi sono spariti? Quanti hanno avuto successo?
È un po’ su questo che si basa Fanno di tutto per hype di Laioung con Fabri Fibra, sul fatto di fare musica per avere visibilità, e non solo, ogni mossa e comportamento sembra essere spesso volta all’avere hype rendendo tutto un po’ effimero.

Chiedete ai ragazzini di oggi se preferiscono 100mila follower o 100mila euro. Ci pensano due volte” ha detto Laioung durante la conferenza stampa per la presentazione del singolo.

Il brano è un attacco diretto alla “dipendenza da social” che ci porta a passare le giornate con il telefono in mano guardando cosa fanno gli altri e contando il numero di like e followers, ricevendo così un’immagine sfalsata della realtà. Si crede che gli artisti conducano vite da nababbi, piene di lusso di ogni tipo e soprattutto si crede che per emergere e avere hype si debba necessariamente mettersi in mostra facendo qualcosa che faccia parlare di sé, quando dovrebbe essere la musica a parlare. E soprattutto si crede erroneamente che hype e successo vadano a braccetto, ma come in tutte le cose, se non hai competenze, prima o poi cadi.

A proposito di hype, fama, successo e social network, Laioung dice “Fanno di tutto per Hype è un monito a questa generazione dove i numeri dei social possono determinare il valore di una persona e la moneta principale per avere più numeri è l’hype, sinonimo di visibilità che spesso porta chi ne é assetato a fare gesti estremi, come diffamare un innocente o persino procurarne la morte. Nel mondo della trap questo atteggiamento viene usato da alcuni artisti per acquisire fama più rapidamente con violenza, gesti estremi, droga e linguaggio aggressivo, non sapendo che questo causerà la morte della trap… la Trappocalisse“.

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