La pagella delle uscite settimanali

7 a Medioego di Inoki. Fabiano ha lasciato da parte dissing, litigi vari e polemiche che lo hanno accompagnato negli ultimi anni soprattutto via social e ha lasciato parlare la musica. Fa strano vedere nel disco di Inoki Salmo e Tedua, ma questo dimostra quanto la musica possa fare un enorme passo avanti e lasciarsi alle spalle vecchi dissapori, come nel caso di Salmo, che in Medioego ha prodotto due tracce. Nel disco troviamo il rap, senza se e senza ma. L’attitudine di Inoki che lo ha sempre reso real in questa cultura di cui sembra essere rimasto ben poco è presente e palpabile. Ci sono le rime, le mazzate, i ritornelli, c’è il rap ben fatto, che di questi tempi sembra un fulmine a ciel sereno, o la fine di questa pandemia se vuoi. Il tappeto sonoro è molto vario e spazia dal boom bap, alle skratchate classiche, a suoni più grime, drill e trap. Quello che li lega è un sapore hip hop, fresco e non vecchio. Inoki non ci ha riportati indietro nel tempo, ha semplicemente preso quello che è stato il rap, la sua realness e la sua attitudine e li ha messi in un contesto moderno e al passo con i tempi, a dimostrazione del fatto che se sai rappare, sai farlo su qualsiasi base. In sostanza è un buon disco, non un capolavoro, ma sicuramente un disco fatto come si deve uscito nel momento giusto. Anche se due tracce, Muti e Bandiera ricordano molto altre due canzoni, Hard di No Jumper feat. Tay-K e Blocboy JB e Nephew di Smokepurrp e Lil Pump. Inoki ha parlato di troll, ma che sia o meno un troll, sentire spesso qualcosa di già fatto da altri fa cadere le braccia.

7 a Il mio amico di Madame feat. Fabri Fibra. Madame passa con disinvoltura da beat rap, al pop al funk come in questo singolo e ha una voce davvero bella e particolare che le permette di spaziare e di non essere mai uguale. L’amico che permette ai due artisti di non sentirsi mai soli, anche nelle notti buie, è il rap. Ed è proprio l’amore per questa musica a cui viene dedicata la canzone, che viaggia su suoni ritmati senza dimenticare il sentimento. Nella sua strofa Fibra cita Guè Pequeno Tu mi fai sentire come fossi Guè, con cinque tipe in salotto. Come in tutte le storie d’amore, anche quella con il rap raccontata dai due artisti è fatta di alti e bassi. Il mio amico è una canzone perfetta per la radio e per aprire le porte all’esperienza sanremese di Madame, che tra l’altro è l’artista più giovane in gara.

7 a Totem Episodio Due di En?gma. Il viaggio di En?gma prosegue con tre tracce ma tantissimi ospiti. La seconda parte del progetto, sempre accompagnato da KAIZÉN, si rivela particolarmente tagliente nelle liriche e nei concetti. Novità di questo episodio è la partecipazione alla produzione dei primi due brani del 19enne olbiese MACABORO, nuova scoperta del Kstudio. Quello che colpisce in queste tre tracce è sicuramente il rap, e quando si parla di En?gma è una componente sicura e rassicurante, sai con certezza che stai per ascoltare rime, barre, citazioni, giochi di parole e ti gasa. En?gma non dissa nessuno nello specifico, ma ci butta una serie di riflessioni con le quali non possiamo non essere d’accordo e una serie di verità spiattellate in faccia. Come La scena che decanti unita è una cazzo di casta
E tutti: “Fanculo la radio”, finché non c’è da andarci
Tutti: “Fanculo i soldi”, finché non c’è da farli
Tu che parli, tu che parli
Non ve ne siete accorti che la musica ha smesso di emozionarci?
Che ci sentivamo fighi pure con addosso stracci.

Nella seconda traccia con Murubutu ci troviamo davanti a un altro banger rap, dove da una parte abbiamo chi il rap lo sa fare e chi invece si improvvisa, forte dei numeri spesso comprati, concetto che possiamo riassumere in due frasi: Parli di fan, ma sono bot, rap? No, solo pop e In questo mondo Billy Ballo batte Billy Elliot. La terza traccia invece colpisce anche per la scelta dei featuring, 5 nomi, SACE, NOIA, CHIKY REALEZA, LANZ KHAN, JANGY LEEON, tutti forti e poco seguiti rispetto a quelli che vanno per la maggiore oggi a dimostrazione del fatto che puoi fare rap come si deve pur non essendo il fenomeno in hype del momento. Solo rap in questo Episodio Due, solo barre e solo verità spiattellata in faccia. Solo applausi per En?gma.

6 a Night club di Lele Blade & Enzo Dong. Come suggerisce il titolo, è un brano da club, nato e concepito per dare energia, fare casino ed essere ballato. Energia, è questa la parola che contraddistingue e fa da collante alla traccia, che sicuramente ti cattura e ti fa muovere fin dal primo ascolto. Ed è proprio questa energia a catturarti.

5 a Bonita di Young Slash feat. VillaBanks. Niente che non abbiamo già sentito, la vita di quartiere, la tipa che vuole i soldi e che te la scopi e una parte urlata alla Speranza venuta pure male. La fiera delle banalità fatta pure male.

7 a Sudditalia de L’Elfo feat. Ntò. Un brano street decisamente ben fatto e che scorre bene e in modo liscio, nel quale i due artisti ci raccontano la strada in modo diretto portando l’ascoltatore nelle strade campane e siciliane e altarnando l’italiano ai rispettivi dialetti.

5 a Seven 7oo di Rondodasosa, Vale Pain, Neima Ezza, Sacky, Keta, Kilimoney. SEVEN 7oo è il collettivo di Milano della Zona 7 di San Siro. Sei ragazzi con percorsi diversi ma vite incrociate, tutti nati all’interno dello stesso quartiere e con un fattore chiave che li accomuna: la musica. Ed è proprio grazie alla musica che questi ragazzi vogliono trasmettere al resto del mondo la situazione in cui vivono che, spesso e volentieri, non è supervisionata e tenuta in considerazione dalle autorità. SEVEN 7oo è un po’ la solita voglia di rivalsa, di uscire dal quartiere e prendersi il mondo grazie alla musica. Peccato che il risultato sia tutt’altro che inedito, piace al giovane pubblico e va bene così, ma dal video al flow al testo alla musica stessa non è niente di nuovo.

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