Izi è un anti-rapper?

Partendo dal presupposto che per anti rapper non intendo uno contro i rapper, ma semplicemente un rapper anomalo, che non si lascia andare all’ego e che dice le come stanno, anche se non risultano fighe o da fighi, credo che questa definizione calzi molto bene a Izi.
Nell’intervista andata in onda ieri (7 dicembre) alle Iene, è emerso un lato davvero umano e anti divo di Izi, che in parte ritroviamo anche nella sua discografia.
Izi, senza vergogna, perché non c’è nulla da vergognarsi, ha ammesso che se la crisi generata dalla pandemia da coronavirus non migliora, tornerà a fare un altro lavoro, perché con la musica, per come stanno le cose, non riesce a vivere a lungo. Izi non si è comprato un macchinone, né gioielli e orologi costosi, ha preferito comprarsi uno studio e ,a differenza di molti rapper che millantano lusso, ricchezza, donne e conquiste da veri playboy, non è mai stato con due donne contemporaneamente, né con due donne lo stesso giorno, e che ha preso diversi due picche.

Non solo, Izi, ammette che nel rap game sono presenti nonnismo, bullismo e che è un po’ una mafia, che è tutto politica, anche se ti fanno credere che non sia così. Parole che sembrano buttate lì, a caso, ma che di fatto rivelano una verità che spesso e volentieri viene celata e ben poco accennata.



Mi piacciono le persone che non interpretano un personaggio, che non si fanno guidare dall’ego o da quello stereotipo del rapper figo che non deve chiedere mai e che possiede tutto, perché è meglio la verità di una scintillante bugia.

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