Perché in Russia ascoltano rap italiano?

Sicuramente avrai notato che nei Wrapped di Spotify, condivisi su Instagram da molti artisti italiani, compare la Russia.

La domanda che in molti si sono posti, anche maliziosamente, è perché in Russia ascoltano Salmo o Emis Killa (tanto per citarne due)? Quegli ascolti saranno frutto di account Spotify crackati o di streams comprati?


Tutto può essere, ma forse, una risposta plausibile può essere data prendendo spunto dalla storia.

La Russia si è aperta al mondo della musica estera solo nel 1983, dopo la morte di Breznev, e proprio nel 1983 è stato trasmesso dalla televisione di Stato il nostro Festival di Sanremo. Per i russi poter ascoltare musica estera in modo legale era una novità assoluta e da subito hanno apprezzato in modo particolare la musica italiana, penso ad artisti come Albano e Romina Power che lì sono delle vere e proprie star, ma anche Celentano, Pupo, i Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, i Pooh, De André. Proprio in quegli anni, molti artisti italiani fecero i primi tour in Russia, dove venivano accolti come star mondiali e dove hanno venduto davvero milioni di dischi.

La Russia ha sempre avuto un debole per la canzone italiana e per la lingua italiana e molti hanno addirittura imparato l’italiano grazie alle canzoni di Toto Cutugno. Si sono formate delle vere e proprie fazioni e scuole di pensiero tra chi era fan di un artista piuttosto che di un altro. Va anche detto che, nonostante la Russia si sia aperta alla musica occidentale, il rock restava vietato. Era quindi proibito ascoltare i Rolling Stone, i Led Zeppelin o i Beatles, per questo la musica italiana ha preso piede divendando un’icona per loro.

Ma cosa c’entra con il rap e con Spotify?

C’entra eccome, perché solo il
14 luglio 2020 Spotify è arrivato finalmente in Albania, Bielorussia, Bosnia e Herzegovina, Croazia, Kazakistan, 

Kosovo, Moldova, Montenegro, North Macedonia, Russia, Serbia, Slovenia e Ucraina.

Di fatto, la Russia, con i suoi 146 e rotti milioni di abitanti, ha avuto la possibilità di ascoltare tutta la musica che vuole solo da luglio di quest’anno grazie all’arrivo di Spotify. Conoscendo il background e la passione dei i russi per la musica italiana e sapendo che a dominare le nostre classifiche è il rap, non c’è da stupirsi che artisti come Salmo vengano ascoltati in Russia. Del resto la dicitura postata da Salmo e da altri artisti recita: “la tua musica è arrivata in 13 nuovi Paesi, Russia ti ha amato più di tutti” e i Paesi che hanno avuto Spotify nel 2020 sono proprio 13.

MA e c’è sempre un ma, guardando le classifiche Spotify Russia su Spotifycharts non ci sono brani di artisti italiani, quindi la domanda sorge spontanea: com’è possibile?

I casi sono due, ma facciamo tre: o gli artisti italiani sono stati ascoltati in modo non sufficiente da entrare in classifica, oppure c’è stato un bug nel sistema di conteggio dei Paesi da parte di Spotify, o si tratta semplicemente di Bot che vanno a generare ascolti nei Paesi in cui Spotify è appena arrivato.

Insomma, io voglio fidarmi dal fatto che essendo la Russia uno dei 13 Paesi che ha aperto le porte a Spotify nel 2020 e che la musica italiana sia molto apprezzata lì, una piccola parte di loro abbia davvero ascoltato i nostri rapper italiani.

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