Cos’hanno in comune XXXTentacion ed Edvard Munch?

Non è una novità che i grandi artisti, che siano poeti, scrittori, attori, musicisti, cantanti, sportivi, o comunque personaggi influenti, abbiano condotto una vita spesso discutibile e al limite. Magari fatta di eccessi, di droga, alcool, abitudini strambe, ossessioni, che in un modo o nell’altro hanno influenzato il giudizio del pubblico su di loro, sia in positivo che in negativo. Spesso gli artisti più eccentrici, che hanno condotto una vita discutibile, dividono: o li ami o li odi. Oppure, ami la loro opera, riconosci il talento e il genio, ma non condividi le scelte personali.
Due artisti, molto diversi tra loro, per epoca e tipologia di arte, ma che hanno parecchio in comune sono XXXTentacion e Edvard Munch.



Entrambi gli artisti hanno portato nella loro arte, XXXTentacion nella musica e Munch nelle sue opere, il proprio disagio emotivo, la rabbia, la violenza e le emozioni, spesso negative. Entrambi sono stati criticati per la loro condotta di vita, entrambi sono risultati controversi, a tratti folli e sicuramente hanno diviso.



XXXTentacion è da molti idolatrato e da altrettanti odiato, non tanto per la sua musica, quando per le sue scelte personali. Dagli arresti per rapina a mano armata, alle aggressioni alla sua fidanzata incinta, alle minacce e ai numerosi atti di violenza di cui è stato protagonista. E la sua musica era in un certo senso l’estremizzazione delle sue azioni e del suo vissuto. Basti pensare che spesso ha sostenuto di non aver vissuto in un ambiente sereno, arrivando, all’età di 6 anni, sul punto di pugnalare un uomo che stava maltrattando sua madre e che fu inserito nel Programma Giovanile, prima di essere costretto a trasferirsi da sua nonna.
Nella prima parte della sua carriera ha portato testi testi violenti, spesso scabrosi, carichi di rabbia, che hanno di certo provocato emozioni e giudizi contrastanti sulla sua persona, prima che sul personaggio e sulla sua musica. In molti si sono opposti in quel periodo alle sue composizioni, dicendo che avrebbero potuto essere di cattivo esempio per il suo giovane pubblico. Altri invece hanno da subito capito e amato la sua creatività. Fin dall’inizio, infatti, XXXTentacion ha diviso il pubblico. Successivamente ha deciso di virare verso una vita più filantropica e testi più introspettivi e riflessivi, ma in molti ancora oggi, pur apprezzando la sua musica, non possono fare a meno di ricordare gli episodi violenti di cui è stato protagonista e la sua vita sregolata.


Anche Edvard Munch di certo non ha avuto una vita facile, fin da piccolo ha dovuto convivere con una situazione parecchio spiacevole, accumulando gravi lutti familiari, che intaccato, non solo le sue composizioni artistiche, bensì anche la sua stabilità emotiva e mentale. È considerato il pittore dell’angoscia e nonostante il successo ottenuto, la fama non gli ha portato felicità e serenità, al contrario, lui trovava rifugio solo nell’alcool. Portava il suo malessere, la sua instabilità e la malattia che aveva vissuto in famiglia nelle sue opere. Come L’Urlo, che è sicuramente la sua opera più famosa, che è nata in un momento di malessere, quando Munch è stato colto da un senso di terrore. O come La Fanciulla Malata, che rappresentava la sorella morta di tubercolosi e che fu additata dalla critica come uno schizzo non terminato. Edvard Munch divideva, c’era chi ne comprendeva la genialità e chi lo riteva un folle anche per la vita che conduceva. È stato spesso protagonista di diversi episodi controversi, come un litigio in un bar, che a noi non sembra niente, ma che all’epoca ha destato parecchio disappunto e ha fatto sì che venisse giudicato per la sua condotta di vita e non solo per le sue opere.


Esattamente come per XXXTentacion, il fatto di rappresentare la sua interiorità, spesso cupa, contrastante, violenta, spaventosa nelle sue opere, ha fatto sì che, se da una parte molti lo apprezzavano e capivano, dall’altra altrettanti lo disprezzassero. Se a questo ci aggiungiamo l’abuso di alcool, al punto che il suo medico gli intimò di non bere in pubblico, possiamo capire come le sue azioni influenzassero, non solo la sua arte, ma anche i giudizi su di lui e su essa.


Pensare alla vita di due personaggi così lontani come XXXTentacion e Edvard Munch ci fa capire come nella storia la personalità e la vita di un artista arrivi sempre a influenzare il giudizio e il pregiudizio sulla sua arte.

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