X Factor 2020: come fare peggio dell’edizione scorsa e andarne fieri

Se il buongiorno si vede dal mattino, per X Factor 2020 è tutt’altro che un buongiorno. Durante la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione i produttori del programma, parlando dei pessimi ascolti dell’anno scorso, hanno detto che era “un bel quadro che non emozionava”. Ci hanno fatto grandi promesse parlando dell’edizione 2020, ma vorrei sapere che musei hanno visitato per creare un quadro peggiore di quello dell’anno scorso in grado persino di raggiungere uno share del 20%, non solo il più basso dell’edizione scorsa, ma il peggiore degli ultimi 6 anni.

Cosa c’è che non va? Diciamo che l’assenza di pubblico, uno studio piccolo, la mancanza di applausi, abbracci e contatto gioca un ruolo fondamentale, ma il problema è il programma che ormai risulta noioso e obsoleto. Non so chi risca ad arrivare fino alla fine indenne, ma vorrei conoscerlo per fargli i miei complimenti. Ovviamente il problema è anche la giuria. Gli appassionati di X Factor sentono e non poco la mancanza di Fedez, nonostante siano tornati due veterani come Mika e Manuel Agnelli. Lo stesso Manuel Agnelli che sul programma ha detto le peggio cose, salvo poi tornarci, perché come dice il detto pecunia non olet. Manuel però resta fedele al Manuel che abbiamo conosciuto nelle altre edizioni e continua a fare il suo, peraltro senza sbagliare neanche un congiuntivo, cosa più unica che rara.

Mika. Un altro che ha criticato X Factor, ma che è tornato. Avrà la calamita questo X Factor, oppure è solo una questione di soldi e visibilità?
Comunque Mika sa stare su quella sedia, non ci sono cazzi, sa cosa dire e quando dirlo, sa ammiccare al momento giusto, fare battutine quando è il caso di farle e forse è l’unico che tiene in piedi il tutto.

Hell Raton, forse lo conosciamo solo noi appassionati di rap, che sappiamo, non solo che è uno dei fondatori di Machete, ma anche cos’è Machete. E forse, proprio per la sua esperienza, sembra l’unico che ci capisce davvero di musica. Il problema è che non è un personaggio forte, né tanto meno famoso e quindi non ha un grande appeal neanche sul pubblico più giovane. Appeal che comunque non ha portato fortuna neanche l’anno scorso con Sfera Ebbasta. Se toppi con uno dei nomi di maggior spicco per i giovani, non puoi non toppare con Hell Raton, ma ovviamente non è colpa sua, lui fa il suo e anche bene.

Emma Marrone. Perché hanno chiamato Emma Marrone? Forse perché vende pochi dischi e deve darsi alla tv per restare in vita? Nonostante si spacci per una con le palle, ha zero mordente, non riesce a distinguersi, non dà opinioni personali, diciamo che è lì solo per contratto.

Cosa non va quindi in X Factor 2020? È vecchio. Intanto stare davanti alla tv per il pubblico più giovane non è facile, diventa impossibile se metti giudici che non interessano a quel pubblico. O fai di X Factor un programma per vecchi, che comunque non arrivano a fine puntata senza addormentarsi, o lo fai per il giovane pubblico. E il giovane pubblico non vuole diventare Emma Marrone o Manuel Agnelli, vuole diventare Salmo, o Elettra Lamborghini. È un programma che è una via di mezzo tra il nuovo e il classico, ma che non ha la verve giusta per catturare e piacere. È piatto e noioso e gli ascolti lo confermano. Sarebbe bastato guardare le classifiche per capire cosa piace ai giovani e attirarli, oppure, se volevano restare nel classico, mettere nomi classici, come Morandi, Baglioni e compagnia bella. Così non è né carne né pesce.

Insomma, pensavamo che X Factor 2020 non avrebbe potuto fare peggio dell’edizione scorsa, ma evidentemente al peggio non c’è mai fine.

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