Gary Holt degli Slayer sui rapper di oggi “non vanno a tempo, non fanno le rime. È un casino”

Non sempre gli esponenti del metal e del rock hanno espresso, nel corso degli anni, pensieri e opinioni positivi nei confronti del rap.
Durante la sua ultima intervista Gary Holt degli Slayer, la Thrash Metal Band statunitense, che ha scritto alcune delle più importanti pagine nella storia del Rock e del Metal, ha detto una grande verità.

 

Cos’ha portato il rap a diventare così celebre? Gary Holt, che è stato un grande appassionato di rap, soprattutto vecchia scuola, ha dichiarato:
Mi piace il rap della vecchia scuola, forse sto mostrando solo la mia età, ai miei tempi i rapper erano soliti avere il ritmo, in realtà erano funky. Ora, cazzo… non vanno neanche a tempo, non fanno nemmeno rime. E’ un casino.

Sei un giovane ragazzo? Vuoi una carriera nella musica? Vatti a tatuare quella fottuta faccia. Sarai una fottuta star del rap! La mia teoria sul perché il rap è la forma di musica numero uno in America adesso è perché ci sono i social media. Rappers, e sono amico di alcuni e ne amo molti, sono soliti a dire: “Guarda cosa ho, guarda i miei diamanti…” “Ho visto un articolo di cronaca – si trattava di un rapper di 18 anni che ha comprato una Rolls-Royce in modo da poter spaccare il parabrezza e metterlo su Instagram“. Va bene, sei un fottuto stronzo , sei stupido, e spero che tu finisca i soldi e che tu stia succhiando il cazzo dietro un cassonetto per soldi dopo. Quindi, fottiti“.

 

Estremista? Sbagliato? Possiamo dare torto a Gary Holt? Direi proprio di no. Esclusi rari casi, il rap, dagli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia, è quasi esclusivamente apparenza e mancanza di spessore, contenuti e rime. Fa strano pensare che più sei egocentrico e più dici parole a caso, più hai successo, mentre artisti con contenuti di un certo spessore siano diventati di nicchia.

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