La pagella delle uscite settimanali

6 a Le Jeune Simba di Young Rame. Il primo disco ufficiale è sempre una grande incognita, c’è la voglia di spaziare, di mostrare le proprie abilità e di evitare di concentrarsi su un unico sound. Young Rame è passato da pezzi più trappati ad altri più rappati e nel complesso Le Jeune Simba non è un brutto disco, tutt’altro, ma si sente quanto in un certo senso Young Rame sia “figlio” delle liriche di Guè Pequeno, o della Dogo Gang in generale e certe frasi, come “sono il padrino” fanno un po’ sorridere dette da lui. Mi spiego, ci sta la spocchia, ma c’è un tempo per tutto ed è ironico come un artista al suo primo disco abbia uscite che sembrano essere partorite dalla bocca di Guè Pequeno. Ho apprezzato la scelta dei featuring, nonostante Barona non sia il massimo, ma comunque Young Rame ha collaborato con i top player del rap italiano: Guè Pequeno, Marracash, Jake La Furia ed Emis Killa. Certo, con alle spalle Guè è facile, ma in ogni caso quanti artisti al primo disco vorrebbero avere la possibilità di ottenere tali collaborazioni? Ottima anche la scelta di “riesumare” Quentin 40, anche se lo avrei visto più adatto in un brano più energetico. Young Rame non è affatto male, ma sembra voler far suo un qualcosa di non suo. Le capacità le ha, ma non ha portato nulla di nuovo, se non un riproporci in chiave sua e moderna qualcosa di già sentito.

 

 

 

 

7 a Offline di tha Supreme feat. bbno$. Il brano nasce dalla collaborazione internazionale tra tha Supreme, che con un solo album all’attivo – record su Spotify per essere l’album più ascoltato di sempre in Italia nella prima settimana (con 59.533.687 stream) – e un immaginario completamente nuovo è riuscito a farsi amare da pubblico e critica, e il rapper canadese, che con la sua hit “Lalala” in collaborazione con il producer Y2K, si è fatto conoscere in tutto il mondo, conquistando chart dal Canada agli Usa, fino ad arrivare in Europa.
tha Supreme sperimenta un suono nuovo e con bbno$ sono in perfetta sintonia, il brano scorre su un ritmo veloce, uno di quei ritmi in perfetto clima estivo, che ti lasciano spensierato e la voglia di ballare sulla spiaggia.

 

 

 

 

7 a Un’altra Brasca di Dj Gengis feat. Carl Brave e Gemello. Il tappeto sonoro è un connubio tra una parte elettronica e strumenti classici, che sembra essere fatto su misura per Carl Brave e Gemello. È sicuramente un brano leggero, fresco, estivo, che in un certo senso strizza l’occhio all’itpop. Un’altra Brasca è una sorta di hit estiva, senza però i tipici e ormai monotoni canoni delle hit estive.

 

 

 

 

7 a Notte da leoni di Jangy Leeon feat. Jack The Smoker ed Ensi. È un pezzo hip hop dal sapore classico influenzato da sonorità reggae/roots ed è la prima anticipazione del nuovo album, di prossima uscita, del rapper milanese classe ’87. Jangy Leeon ha deciso di coinvolgere su questa produzione musicale firmata da Kanesh Jack The Smoker ed Ensi.
Per l’occasione, Jangy Leeon si cala in un’atmosfera caraibica che fa parte del suo immaginario, coinvolgendo Jack The Smoker ed Ensi in questo viaggio dal sapore estivo e festoso, complice il ritornello melodico. Il testo segue questa linea: i tre rapper, ognuno con le proprie esperienze e i propri punti di vista, trasportano l’ascoltatore nel racconto di notti brave, insonni…

 

 

 

 
8 a 12-0 PM di Vegas Jones. È il sequel di 0-12 AM uscito nel 2016 e mostra un Vegas Jones in forma smagliante. È una vera e propria manata, due minuti di rime taglienti e rap intenso che ti lasciano senza fiato. Il tutto sulla produzione di Boston George e senza ritornello, che rende le rime ancora più incisive. Vegas è sicuramente tornato col botto e meglio di così non poteva fare.

 

 

 

 

7 a Beatles di YOUNGUCCI. Metti una base che picchia come la techno, parti urlate, altre parlate e quelle ripetizioni che ti picchiano in testa: più o meno sono questi gli ingredienti di Beatles. È un singolo urban, dalle influenze elettroniche minimal techno, essenziale ed energico, caratterizzato dalle rime potenti e provocatorie di YOUNGGUCCI.
Il titolo del singolo prende ispirazione dalla celebre copertina dell’album “Abbey Road” dei Beatles, in cui i membri della band camminano l’uno dietro all’altro sulle strisce pedonali. Nel brano però le strisce assumono un significato metaforico legato al mondo della droga: “Sto sulle strisce come i Beatles… / …Ho un contatto a Puerto Rico vendo chili alla Digos…”.

 

 

 

 

Trovi le altre uscite della settimana qui.

Lascia un commento