Perché i musei si stanno affidando agli influencer?

La notizia e l’attenzione verso questa pratica è nata dalla polemica in seguito alla visita dei Ferragnez alla Cappella Sistina di settimana scorsa.
Il popolo dei social, Twitter in testa, ha criticato la coppia perché, dal momento che non sarebbe possibile scattare foto all’interno della Cappella Sistina, loro le avrebbero fatte in quanto ricchi famosi. Peccato che per fotografare la Cappella Sistina basti affidarsi a una visita guidata del costo di 80€ per quattro persone e quindi facilmente accessibile a tutti.

 

 

 

 

Polemiche a parte, di solito siamo abituati a vedere influencer sponsorizzare brand di abbigliamento, cosmetici, cibo, raramente le loro promo hanno toccato la sfera dei musei e dei luoghi culturali.
Ma qualcosa sta cambiando e l’influencer marketing sta prendendo piede anche in ambito culturale e in quello dei musei.

Infatti, soprattutto post lockdown e con la conseguente crisi, una delle strade più battute dalle istituzioni museali è quella di invitare blogger e influencer a fare una visita a porte chiuse e a raccontare la loro visione del museo. Questo fa sì che quel luogo acquisti un’interesse diverso e che per osmosi molti seguaci lo ritengano un luogo che vale la pena visitare e non solo per le bellezze artistiche, ma anche perché essendoci andato quel personaggio famoso è automaticamente un luogo cool.
A parte la visita di Chiara Ferragni e Fedez alla Cappella Sistina, anche altri personaggi noti nelle settimane scorse hanno visitato diversi musei italiani, come Daniele De Rossi, Isabella Ferrari, Salvatore Esposito e Ludovica Bizzaglia.

 

Basta immortalare la visita sui propri profili social per contribuire al rilancio di un settore particolarmente importante in Italia e che è stato colpito dagli effetti della pandemia di Covid-19.

Aumentare il numero dei fruitori giovani attraverso un linguaggio narrativo differente è il motivo per cui molti Musei stanno adottando l’Influencer Marketing Culturale.
Tornando alla Cappella Sistina, l’anno scorso i Musei Vaticani erano il terzo museo più frequentato del mondo, con un totale complessivo di 6,9 milioni di visitatori annui, il Covid-19 ha purtroppo azzerato tutti quei dati in breve tempo, con una serie di cancellazioni di massa che hanno fatto scendere i loro visitatori da 18.500 a poco più di 1600 nel giorno della riapertura post-lockdown. Per recuperare terreno è stato necessario reinventarsi, puntando anche su proposte premium come ad esempio tour privati o visite speciali e la visita recente dei Ferragnez ha contribuito ad alzare l’asticella delle prenotazioni e gli scatti di Chiara Ferragni e di Fedez all’interno della Cappella Sistina potrebbero segnare l’inizio di un nuovo modo di fruire l’arte e promuovere la cultura del nostro Paese.

 

 

 

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