Il rap in Ungheria

Pionieri del rap ungherese sono Ganxsta Zolee, locali Dopeman  LL Junior e Sub Bass Monster .

Questi artisti sono rimasti nell’ombra fino alla pubblicazione del brano Speak che su YouTube ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni e ha ottenuto l’attenzione di tutto il mondo.

 

Il gangsta rap ungherese è iniziato ufficialmente con Ganxsta “Döglégy” e la sua crew The Kartel.

 

 

 

 

Un po’ com’è successo in Italia,
Ganxsta “Döglégy”, che faceva parte della scena underground ha sempre attaccato altri artisti hip hop accusandoli di essere commerciali e di vendere la loro musica a un pubblico più vasto. Oltre a Ganxsta “Döglégy”, gli altri artisti noti della scena underground ungherese sono: Kriminal Beats, WacuumAirs, Gimmeshot, S-10, Garage, Bloose Broavaz.

 

Uno degli unici esponenti del gangsta rap ad essere realmente stato in prigione è Ogli G, che proprio in libertà vigilata ha fondato una sua etichetta e pubblicato il disco Egyenesen un férfiházból (Straight Outta il bordello), in omaggio al primo disco del Kartel.

 

 

 

 

 

Il duo hip hop Animal Cannibals sono stati invece il primo gruppo ungherese ad essere stati ospitati in una trasmissione musicale francese. Sono noti soprattutto per aver creato il Fila Rap Jam nel 1996, ovvero una sorta di jam con battle di freestyle con l’obiettivo di dare ai vincitori un contratto discografico.

 

 

 

 

3 RAPPER UNGHERESI CHE MERITANO DI ESSERE ASCOLTATI:

 

 

HRflow, nome d’arte che starebbe per Hegyi Roland con l’aggiunta di una parola inglese perché fa figo, è nato e cresciuto a Fels?páh, un comune dell’Ungheria di nemmeno mille abitanti. La peculiarità della sua musica è quella di mischiare l’elettropop con il rap.

 

 

 
Aron Molnar, in arte NoÁr, rapper, attore e influencer ungherese, è diventato famoso per il suo attivismo climatico in difesa del nostro Pianeta. NoÁr fa del rap lo strumento per richiamare l’attenzione di persone di ogni età sull’emergenza climatica e la salvaguardia del Pianeta.

La sua canzone, Leveg?t– dove cita Greta Thunberg “chiedi a Greta perché non siamo nelle nostre classi”  esprime la rabbia e lo sdegno di giovani studenti e non che riempiono le strade e le piazze, durante i Fridays for Future, manifestando per la difesa dell’ambiente e lanciando un messaggio ai Potenti del mondo.

 

 

 

 

 

Lmen Prala. Artista controverso che senza major e totalmente da indipendente ha diviso la scena rap ungherese con le sue provocazioni. Per Lmen Prala o è bianco o è nero, o sei real o sei fake.

 

 

 

 

Se vuoi ascoltare un po’ di rap ungherese collegati alle 19.00 su Hot Block Radio, in replica sabato sempre alle 19.00.

 

 

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