Supreme annulla il suo drop settimanale e restano chiusi i negozi di Los Angeles e New York

In seguito alle proteste e alle rivolte che hanno seguito l’uccisione di George Floyd, Supreme ha deciso di sospendere il suo drop settimanale e di lasciare chiusi i negozi di New York e Los Angeles.

 

 

 

 

Da una parte un gesto di rispetto nei confronti di quello che sta accadendo, dall’altra una mossa volta a contrastare i numerosi danni e saccheggi da parte dei manifestanti a molti negozi statunitensi.

 

Perché saccheggiare negozi causando danni ingenti che ammontano a diversi milioni di dollari dovrebbe far parte di una manifestazione e rivolta volta a contrastare gli eterni abusi della polizia nei confronti della comunità afroamericana?

 

Qual è il nesso? Nessuno. I brand saccheggiati e i negozi danneggiati hanno chiesto giustamente di maniestare in modo pacifico, ma una rivolta non può essere pacifica, anche se al contempo non può e non deve coinvolgere innocenti.

 

 

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