George Floyd è morto per soffocamento

Che George Floyd fosse morto per soffocamento causato dal ginocchio schiacciato sulla sua gola per ben 8 minuti e 46 secondi da Derek Chauvin, l’aveva capito tutto il mondo, peccato che la prima autopsia lo avesse escluso.

 

La famiglia di George Floyd ha richiesto una seconda autopsia che ha rivelato che l’uomo è morto per asfissia dovuta a compressione del collo e della schiena. Il risultato, reso noto dai legali dei Floyd, ribalta di fatto quello del primo esame autoptico, che escludeva tra le cause della morte l’asfissia e lo strangolamento traumatico. Il medico legale della contea di Hennepin aveva parlato, nello specifico, di effetti combinati dell’essere bloccato dagli agenti, di patologie pregresse, pare infatti che la vittima soffrisse di ipertensione arteriosa e problemi coronarici, e di una potenziale sostanza intossicante presente sul corpo di Floyd.
George è morto perché gli mancava il respiro“, ha detto il legale Benjamin Crump. “Imploriamo tutti noi di fare un respiro per la giustizia, di fare un respiro per la pace, di fare un respiro per il nostro Paese e di fare un respiro per George“.
L’avvocato della famiglia ha anche aggiunto che tutti gli agenti che erano presenti al momento del fermo e poi dell’uccisione di George Floyd sono “penalmente responsabili e senza dubbio anche da un punto di vista civile. Non è stato solo il ginocchio sul collo di George a provocarne la morte, ma anche il peso degli altri due poliziotti sulla sua schiena“.

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