Fedez: “va bene difendere gli afroamericani, ma fatelo anche in Italia”

Oggi siamo tutti lì a postare foto nere per esprimere la nostra solidarietà nei confronti di quanto sta accadendo negli Stati Uniti in seguito all’uccisione di George Floyd. Uniti in qualcosa di grande, in una battaglia virtuale che ci rende tutti partecipi contro il razzismo. Ma se fosse successo in Italia saremmo tutti scesi in piazza a manifestare o a unirci in una vera e propria rivoluzione? Lo abbiamo mai fatto in passato? O lo facciamo ora solo perché è lontano da noi? Gli artisti che oggi protestano sui social e esprimono giustamente la loro solidarietà alla comunità afroamericana, scenderanno in campo se una cosa del genere dovesse mai succedere in Italia? 

 

È quello che si è chiesto Fedez nelle sue Instagram stories:

 

Mi auguro solo una cosa, che tutti gli artisti che oggi stanno prendendo una giusta posizione rispetto a ciò che accade oltreoceano, domani però facciano la stessa cosa nel nostro Paese. Cioè, che domani prendano una posizione riguardo a delle politiche razziste italiane, esponenti politici italiani razzisti, perché fino ad ora purtroppo non l’ho visto fare.

Quindi fate bene a fare quello che fate oggi, ma ricordatevelo anche domani perché altrimenti quello che state facendo oggi potrebbe sembrare troppo facile. Perché farlo rispetto ad un altro Paese è giusto, ma farlo nel tuo Paese quando rischi di perdere persone che potrebbero comprare i tuoi dischi perché fanno parte di quell’elettorato razzista, è una scelta un po’ più difficile. Quindi predichiamo oggi, e domani razzoliamo insieme, prendiamoci le denunce insieme. Vi aspetto tutti.

Sarò impopolare, ma sinceramente vedere degli artisti che nelle loro carriere non sanno che cazzo voglia dire prendere delle posizioni politiche in questo Paese, e assumersi i rischi, arrogarsi addirittura il diritto di esortare gli altri artisti perché si sono svegliati rivoluzionari oggi, mi suona come una sviolinata che mi provoca la dissenteria. Quindi io sono felice che voi oggi vi siate svegliati, cercate di non addormentarvi più e mi fate la persona più felice di questo pianeta“.

 

Fedez ha sempre detto la sua sia nel caso Cucchi che in altre circostanze, andando contro in modo diretto a politici e parlamentari e affrontando le conseguenze delle sue parole, quanti hanno fatto lo stesso? Quanti saranno pronti a farlo un domani in Italia? A schierarsi apertamente e a prendere una posizione così netta come stanno facendo ora mostrando solidarietà per la morte di George Floyd?

 

Una bella domanda… Ho visto artisti attaccare Salvini solo per avere visibilità, una risposta su Twitter e una manciata di articoli sulla vicenda, ma difficilmente schierarsi in modo netto, o oltrepassare il limite con il rischio di beccarsi una querela. È un po’ paraculo come mossa, ma non possiamo fare di certo processi alle intenzioni.

 

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