Perché non abbiamo parlato della collaborazione tra Gallagher e Duki?

Ieri mi sono chiesta perché tutti stessero parlando della possibile collaborazione tra Anna e Tony Effe e nessuno avesse invece parlato di A$AP TyY e Laioung.

 

Al tempo stesso però nessuno ha parlato di Gallagher e Duki, ma in molti di Guè Pequeno e Farid Bang. I soliti due pesi e due misure? Assolutamente sì.

A$AP TyY non è sicuramente il nome di punta dell’A$AP MOB e ha già collaborato con Giaime in passato, ma se partiamo da questo presupposto in quanti conoscono Farid Bang? E ancora Anna non è di certo Nicki Minaj e Tony Effe non è Travis Scott. Cosa voglio dire? Che notizie simili, perché si parla di possibili o certe collaborazioni italiane e internazionali vengono gestite in modo diverso da chi scrive e prova a fare informazione. Dall’altra parte vengono anche percepite in modo diverso dal pubblico, perché tutto si basa sull’hype.

 

Anna in questo preciso momento è uno dei nomi più in hype della scena italiana, Guè è sempre in hype e Laioung non lo è più da tempo. Quindi dire che Laioung collaborerà con A$AP TyY non fa effetto, non ha lo stesso impatto di dire che Anna collaborerà con Tony Effe, o che Guè Pequeno è nel nuovo disco di Farid Bang, un rapper tedesco che conosceremo sì e no in 15.

 

E Gallagher? Lui è in hype solo quando litiga con qualcuno o viene menato, ecco perché della sua collaborazione con Duki non ha parlato pressoché nessuno.

Eppure Duki è uno degli esponenti di spicco della scena rap sudamericana, basti pensare che le sue canzoni di maggior successo, come No vendo trap, Hallo Cotto, Mil Colores, Loca, hanno più di 100 milioni di visualizzazioni su YouTube. Non solo, Gallagher è riuscito ad ottenere un featuring con lui da indipendente, senza major dietro che pagasse e contrattasse la collaborazione come nel caso di Sfera Ebbasta e Quavo.

 

 

 
Oltretutto, e non solo sulla carta, Luna è un ottimo singolo e la dimostrazione che all’estero Gallagher viene considerato non solo per le sue marachelle, ma anche per la musica. Noi invece siamo soliti parlare di lui quando ne combina una e non quando fa buona musica o, come in questo caso, quando collabora con un artista multiplatino.

 

 

 

 

Al contrario preferiamo concentrarci su Anna e Tony Effe, o su Sfera Ebbasta che ha fatto una strofa a Tedua. E va bene tutto, ma nel momento in cui un artista italiano, chiunque esso sia, viene notato all’estero tanto da collaborare con un artista multiplatino come Duki, dovremmo diventare un po’ più patriottici come lo siamo quando si tratta di calcio.

Lo stesso vale per Laioung, che, per carità, ha sicuramente perso hype e presa sul grande pubblico del rap, ma continua da indipendente a fare la sua strada, tanto da arrivare a collaborare con l’A$AP MOB.

Purtroppo, ma questo è un dato di fatto imprescindibile, ci sono artisti in hype e artisti non in hype. Artisti che hanno avuto il loro hype a livello musicale e che l’hanno perso e artisti che sono in hype solo quando si tratta di gossip. È la realtà dei fatti, un qualcosa di ciclico che vede fenomeni esplodere e poi dissolversi e spesso la “colpa” non è da imputare solo al pubblico, o a chi scrive, ma anche a mosse sbagliate di comunicazione o atteggiamento degli artisti stessi.

 

C’è anche da considerare un altro fattore. A proposito di artisti in hype e artisti non in hype, ci sono magazine che preferiscono spingere artisti molto noti e fanno parte di quella che possiamo chiamare “casta” a discapito di altri artisti, come Gallagher o Laioung che al contrario non fanno parte di quella “casta” e non vengono spinti da essa. In questo modo, questi magazine dirigono di fatto l’attenzione del pubblico verso alcuni artisti e non verso altri. Non parlare di Gallagher e Duki fa sì che il pubblico non venga indirizzato verso quel prodotto musicale e rimanga concentrato verso altri.

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