Come sta cambiando il cinema con il coronavirus?

Il mondo dell’intrattenimento in generale è in crisi e pare che non stia ricevendo abbastanza attenzione dagli organi competenti, ma vorrei sfidare chiunque a passare due mesi in lockdown senza film, serie tv, musica e televisione. Da spararsi vero?

Se i live stanno vertendo verso soluzioni streaming, il cinema non è da meno.

 

Il cinema è in crisi. È un settore paralizzato nella sua interezza, con sale cinematografiche chiuse, proiezioni sospese e film usciti direttamente in streaming. Come sarà dopo la fine della pandemia? Si sente parlare di distanziamento sociale anche nei cinema, ma si può garantire un distanziamento sociale sui set?
Difficile dirlo, quello che è certo è che molte nuove uscite vedranno la luce in streaming.
Ma c’è chi sta già prendendo provvedimenti immediati, come l’Universal Pictures, che non farà più passare i consueti 90 giorni tra l’uscita di un nuovo film nelle sale e la sua distribuzione su altre piattaforme. La decisione scontenterà i tanti proprietari di cinema sparsi in tutto il mondo, ma fa di Universal il primo studio a sperimentare un modello di distribuzione cinematografico basato su piattaforme di streaming molto utilizzate, come Netflix, Amazon Prime Video, Infinity, Google Play Movies, iTunes e Vudu.
Lo streaming on demand viene sfruttato per arginare la situazione del cinema in crisi assicurando una finestra di uscita dei titoli. A restare esclusi da questo percorso, almeno per il momento, sono le produzioni più importanti. Le major di Hollywood hanno infatti optato per un rinvio generalizzato dei film più attesi, come 007 No Time to Die che è slittato al 25 novembre, A Quiet Place Part II  a data da destinarsi e  Fast & Furious 9 che verrà posticipato di circa un anno.
L’emergenza sanitaria ha provocato ripercussioni importanti non solo sui film in uscita ma anche su quelli attualmente in lavorazione così come su molte serie tv. Per venire in contro a questa problematica e aiutare la fascia di lavoratori che opera dietro le quinte e che è sicuramente la più colpita in questo periodo, Netflix ha stanziato fondo di 100 milioni di dollari per aiutare i cast e le troupe che erano impegnati su varie produzioni originali.

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