Jake La Furia vs Galleria e Fontana: “noi stiamo a casa ma voi cosa state facendo?”

Jake La Furia continua a farsi portavoce del pensiero e dei dubbi di tanti cittadini milanesi e lombardi, che vedono da parte della Regione scelte confuse e che evidentemente non stanno portando a risultati concreti.

Siamo ancora chiusi in casa, ci viene ancora detto di non uscire, ma i numeri dei contagi calano di pochissimo rispetto alle altre regioni. Non si capisce se e quanto questi numeri siano reali o meno, a chi effettivamente vengano fatti i tamponi e cosa nel concreto stia facendo la Regione Lombardia per uscire da questa emergenza sanitaria. A quanto pare la terapia intensiva istituita in Fiera per 21 milioni di euro non è servita a niente, nelle case di ricovero sono morti parecchi anziani, e ad oggi siamo indietro al resto d’Italia. Perché? Cosa c’è stato di sbagliato e chi ha sbagliato?

Sicuramente uno degli errori è stato a monte. Quando hanno chiuso scuole, palestre, piscine e locali dalle 18.00 in poi e ci hanno ripensato utilizzando lo slogan Milano non si ferma. Quello ha causato assembramenti mai visti prima, i Navigli erano gremiti di gente e tutti i locali erano pieni. Da lì la corsa al riparo, chiudiamo tutto. Ma puoi chiudere la stalla quando ormai i buoi sono in Italia? Puoi mandare il personale medico in prima linea senza protezioni adeguate? Dare mascherine gratuitamente per un numero che è un terzo della popolazione milanese? Mettere malati di covid nelle case di riposo per anziani?

Stiamo a casa, ok, ma voi cosa state facendo? Si domanda anche Jake La Furia…. Ci voleva un rapper che diventasse portavoce della Lombardia e di Milano, perché chi deve garantire la nostra sicurezza non è in grado di farlo.

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