Marracash non è un saltimbanco

Ieri, 3 aprile, avrebbe dovuto iniziare il Persona Tour di Marracash, rimandato causa coronavirus ad ottobre.

Con un lungo post pubblicato sul suo profilo Instagram, Marra ci informa che non ha alcuna intenzione di fare un concerto in live su Instagram, né tantomeno di tenerci compagnia raccontandoci le sue giornate. Lui non è un saltimbanco, il suo ruolo è un altro e non ha intenzione di cambiarlo.

 

Stasera io e altre 12.000 persone avevamo un appuntamento. Oggi iniziava il mio tour più importante, il coronamento (scusate la triste scelta del vocabolo) di un lavoro iniziato più di dieci anni fa per me e il mio team. Non voglio sprecarlo con una diretta sui social. Non voglio fare un live da casa con sotto la base che va. Sarebbe come fare una sveltina con la donna che desideri da sempre perché non hai la pazienza di arrivare a casa!
Io rispetto tutti, ogni artista ha reagito alla quarantena come gli suggeriva il suo istinto. Qualcuno come gli suggeriva il suo ufficio stampa. Ho ricevuto molte richieste per video in cui dovevo esortarvi a stare a casa o lavarvi le mani o seguire le direttive governative. Non credo sia il mio ruolo, e anche gli slanci di patriottismo non mi si addicono. Non aspiro a essere un vate a cui attorno il paese si stringe, anche se riconosco che ad alcuni artisti riesce benissimo e ho rispetto per il loro ruolo. Il mio istinto mi dice di tacere. Non sono un saltimbanco per cui non farò dirette in cui vi racconto come passo le giornate o come preparare il pollo allo zenzero. Il mondo ci sta imponendo uno stop e non mi va di fare finta che non sia così. Questa quarantena ci offre la merce più cara e rara al mondo, quella che si rende tutti uguali davvero, quella che vendiamo tutti, tutti i giorni, chi a 5 euro l’ora chi a 5 mila: il tempo. Questa quarantena significherà una cosa diversa per ciascuno di noi, ma qualunque sia il significato che le attribuiremo, ci spingerà a farci domande. E se ci faremo domande giuste, saremo migliori. Questo è quello che sto cercando di fare in questi giorni, essere migliore per quando riusciremo finalmente a rivederci, per ballare su quello che eravamo, in un lunghissimo amplesso liberatorio”.

 

 

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3 Aprile.

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Marra tornerà quindi nel silenzio pre Persona, salvo condividere con noi ciò che gli sta più a cuore: le posizioni in classifica del suo disco e dei suoi singoli.

È difficile dire come bisognerebbe comportarsi in un momento come quello che stiamo vivendo, ognuno affronta le difficoltà a modo suo, con il silenzio o con la voglia di fare mille cose, non esiste un modo giusto e uno sbagliato. Spesso pensiamo che i personaggi pubblici abbiano una sorta di responsabilità nei confronti del loro pubblico, che debbano necessariamente essere presenti, dimenticandoci che sono persone esattamente come noi e che affrontano una difficoltà in modo assolutamente personale. Marracash preferisce il silenzio, forse perché non avrebbe granché da dire. Te lo vedi che si mette a fare le dirette su Instagram mentre conversa con i suoi followers? 

Non è da lui e non abbiamo bisogno di questo, né di consigli su come passere il tempo o lezioni sull’importanza di stare a casa. Ma essendo un rapper, avendo deciso di fare musica per lavoro e avendo proprio in questi giorni un tour già sold out, ci si sarebbe aspettati da lui che avrebbe regalato ai suoi fan una sorta di concerto su Instagram. Non si può essere intrattenitori e performer solo quando c’è un data prestabilita.

Sebbene possa condividere le parole di Marra, mi sanno di paraculata, di chi non dà nulla al suo pubblico che lo ha letteralmente divinizzato, nascondendosi dietro lo scudo del “io sono fatto così”. Quello che è evidente, al di là del massimo rispetto per una scelta personale che non ho intenzione di discutere, è che Marracash associ l’utilizzo dei social e il contatto con il suo pubblico a fini puramente promozionali. E va bene, basta però rendersene conto.

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