5 dissing storici del rap italiano

Questo non è un dissing è un pissing perché vi piscio” diceva Marracash in King del Rap nell’ormai lontano 2011, quando ancora ci si dissava solo e soltanto a suon di rime.
Adesso pare che i rapper si accontentino di portare avanti queste faide pubblicando video sui social, come Luchè e Salmo, o Marracash, Guè Pequeno e Fedez, che si era conclusa con un tapiro d’oro a testa, per non parlare di Jamil contro tutti o delle nuove leve come Gallagher che passano dal dissing alle minacce.
Quando vedo i dissing su Instagram penso “meno male che vorrebbe ma non posta”.

 

Marra ha dissato Fabri che ha dissato Vacca che ha dissato Fabri che ha dissato Grido che ha dissato Fabri che ha dissato Fedez che ha dissato Marra… sembra quasi una canzone dei Club Dogo “Notte prima degli esami” che faceva così “Monica si è fatta Luca che si è fatto Sara che si è fatta Marco che si è fatto Chiara che si è fatta te!
Massimo si è fatto Giusy che si è fatta Mario che si è fatto Susy che si è fatta Dario che si è fatto te!

 

La medaglia d’oro e quella d’argento nella storia del dissing del rap italiano vanno sicuramente a Fabri Fibra e a Inoki.

 

Fibra nella sua carriera ha attaccato e ha risposto a parecchi rapper (in Mr. Simpatia ha dissato anche la sua prozia di terzo grado…).
Negli anni Fibra ha dissato, in ordine di tempo: Tormento, Gemelli Diversi (in particolare Grido), Miss Simpatia, Vacca, Fedez.

 

Fabri Fibra vs Tormento. Nella canzone di Fibra “L’uomo nel mirino” contenuta nel suo secondo album da solista, il Fibroga con la frase “Io non parlo come un gay come quel cazzo di Tormento” dà inizio ad una battaglia continuata poi dal solo Yoshi.

 

 

Fabri Fibra vs Grido: “Mi sta sul cazzo Grido i gemelli il cugino” dice Fabri, “Noi qui a Milano fiutiamo lo sgamo e sappiamo già da lontano se sotto i baggy c’è un paninaro” risponde Grido.

 

 

Fabri Fibra vs Vacca: “Nessuno ti conosce, innominato. Non sei mai cresciuto, sei un cartone animato. O la roba spacca o l’artista scappa. Via da qui e sparisce, tipo in Cecoslovacca” (Fibra)
“Sei un artista di merda, figurarsi come uomo, stai da dieci anni a Milano e non hai mai visto il Duomo perché stai sempre a casa” (Vacca).

 

 

Fabri Fibra vs Fedez: “Odio i rapper banali chi li produce e chi li segue 10 in comunicazione non uso mai l’inglese ora faccio un’eccezione: fuck Fedez” canta come pillola di dissing in “Il rap nel mio Paese“. Quel Fedez che aveva sparlato di lui durante una puntata di X Factor e aveva attaccato la sua manager “sanguizukar”.

 

Fabiano Inoki dal 2009 dissa senza pietà mezza scena italiana. Il primo della lista è stato Vacca, a cui sono seguiti Guè e Salmo. L’unico a non rispondere alle provocazioni del rapper bolognese è stato il Guercio. E questo solo con le canzoni, perché Inoki non si ferma qui, lui dissa anche sui social. Su Facebook ha attaccato quasi tutti. I più famosi sono rivolti a Nitro e Achille Lauro che era stato dissato a sua volta in precedenza da Space One che aveva detto di lui “Mini rappers dietro mega rappers fanno i grandi rappers e non se li caga nessuno… Incapaci come Achille Lauro state sulla minchia a pelle“.
Inoki però non si ferma mai, no, lui va ancora oltre e utilizza anche i dissing degli altri per dissare a sua volta.

 

 

Dissing sfociati in battaglie a colpi di fashion.

 

Marracash vs Mondo Marcio. Nel 2008, prima dell’uscita di “Marracash” il primo album da solista, il rapper di Barona fa uscire un freestyle in esclusiva su Myspace su una base di Don Joe, in cui dissa Mondo Marcio. Questa sfida tra i due rapper va avanti da tanto e le provocazioni non si fermano alla musica. Infatti Mondo Marcio crea la sua linea d’abbigliamento “Kilo”, e Marra fa uscire il suo brand “Peso”. Non solo il nome è simile, ma anche il marchio (una bilancia).

 

Fabri Fibra vs Guè Pequeno che risponde alla storica t-shirt del rapper di Senigallia “io odio Fabri Fibra” indossandone una nel 2006 dalla scritta “io amo Gue Pequeno”. Definendo poi il gesto in “una cosa molto hip hop, eravamo ragazzini”.

 

Dissing suicidio.

 

Come dimenticare poi lo storico caso di dissing finito in “suicidio”, quello di Duke Montana che dissando Noyz, membro della sua stessa crew, sancisce la sua uscita dal Truceklan e dal rap che conta.

 

 

Dissing storico.

 

Fritz Da Cat, Dj Gruff, J-Ax, Neffa.  C’è un beef che sicuramente più di tutti ha fatto la storia. Siamo nel 1998, Fritz Da Cat fa uscire un album spettacolare, oggi un classico dell’hip hop, intitolato “FritzDaCat”, e invita a rappare su una delle sue basi Dj Gruff. L’ex membro dei SxM si scaglia contro gli Articolo 31 con delle liriche affilatissime. Oggi un dissing del genere probabilmente verrebbe sfruttato per fare streaming su Spotify e views su YouTube, ma all’epoca, con il duo milanese che stava per diventare i conduttori di One Two One Two su Radio Deejay, si andò per vie legali e il disco fu ristampato senza la traccia “1 VS 2”, rimpiazzata da un non così generico “Sucker per sempre”.

 

Dello stesso anno è il dissing storico dedicato a Neffa dalla sua ex crew. Questo pezzo non è dedicato solo a Neffa, ma a tutti quelli che hanno abbandonato l’hip hop perché non rendeva quanto altri generi a livello economico.
Se J-Ax ha ‘tradito’ il rap, Neffa non è stato da meno. Anzi, forse ha fatto pure peggio, perché apparteneva a quello più vero, quello della scena bolognese. “10 Sacchi per ogni Smi” è il dissing che la sua vecchia crew Camelz gli dedica nel 1999 dopo il suo cambio di rotta.

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