Diario di una quarantena. Giorno 12

Le brutte intenzioni e la lite con Madman

 

Le brutte intenzioni la maleducazione la tua brutta figura di ieri sera… Non manca anche a te il Festival di Sanremo? In quei giorni dicevamo ma quando finirà? Ora lo rimpiangiamo un po’, alla fine eravamo così ignari di quello che sarebbe successo da lì a breve… Beata innocenza… E invece abbiamo imparato a stare in casa, sempre, a non vedere i nostri amici, a rinunciare e mettere in stand by la nostra quotidianità, ad affidarci ancora di più ai social. A farci piacere persino freestyle orrendi, a sorvolare sul fatto che il freestyle è un’altra cosa, ma chissenefrega ora, non è il momento di mettere i puntini sulle i, ma di prendere il bello di questa situazione e soprattutto della musica e della forza di intrattenimento. 

Peccato però che c’è chi ci ha preso gusto e noncurante del delicato momento che stiamo vivendo ci mette il carico da 90. È il caso di Lowlow che dopo due anni di silenzio, ha deciso di pubblicare il suo nuovo disco proprio ora. Ma sarai stronzo? (Sono ironica)

Ma dico, non poteva stare in silenzio ancora un po’? Un buon tacer non fu mai detto, dice il proverbio…. E Shiva, che riesce a stonare pure con l’autotune e decide di rovinare una hit degli Eiffel 65. Non è che se questa cosa va di moda in America dobbiamo farla pure noi eh…

Parliamo di cose frivole, commentiamo i freestyle, ci gasiamo per Jamil che dà del 50enne a Fabri Fibra e prende in giro Laioung e il suo tè magico. Guardiamo le dirette su Instagram, Fedez che canta dal balcone, per non pensare che fuori da Instagram e dalle nostre case la situazione è tragica. Sembra di essere in guerra e noi la guerra non l’abbiamo mai vissuta. Camion dell’esercito che trasportano cadaveri, ma sono persone, non numeri, sono padri, madri, nonni, figli, zii, amici, persone che hanno lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei loro cari e potremmo essere noi. Perché nessuno è immune questa volta. E ci chiediamo quando finirà, quando potremo tornare alle nostre vite, come se avere una data di scadenza potesse rendere questi giorni meno pesanti. È come se avessimo scoperto per la prima volta che non esiste un tasto per andare avanti, non possiamo saltare questa parte solo perché non ci piace.
Non abbiamo un tasto per accorciare i tempi o tagliare la storia. Il tempo non è un time del videogioco e neanche un film da mandare avanti o un video da tagliare. La vita non è telecomandabile e il virus purtroppo non può essere bloccato come si bloccano sui social gli amori finiti.

Ed è un casino. E allora ben venga il disco di Lowlow, Shiva che stona con l’autotune e anche 2000 dirette al giorno. Va bene tutto.

 

Le brutte intenzioni la maleducazione dicevo all’inizio, non avevo brutte intenzioni quella volta che ho fatto incazzare Madman.

Saranno stati quattro anni fa. Aveva presentato un singolo per un videogioco, non ricordo neanche il titolo, in un negozio che vende appunto videogiochi. Solo stampa era invitata e io ero tra loro. Avevano proiettato il video di quel singolo, tutti lo stavano riprendendo con i cellulari e l’ho fatto anche io. Nessuno ci ha detto che non potevamo pubblicare quei video e il caporedattore del magazine per il quale scrivevo l’ha inserito nel mio articolo relativo alla presentazione.

Fin lì tutto ok, l’ufficio stampa chiese di rimuoverlo ed è stato rimosso. FINE. Per modo di dire, un paio di mesi dopo ero stata invitata da Achille Lauro alle prove del suo concerto del tour Ragazzi Madre ai Magazzini Generali di Milano. Lui divideva la data con Madman, nel senso che prima ci sarebbe stato il concerto di Achille Lauro e poi quello di Madman. Entrambi erano lì per le prove e mentre stavo aspettando che Lauro iniziasse a provare per riprenderlo, ho fatto un video a Madman. Appena finito gli chiedo il permesso di pubblicarlo nelle storie. Non l’avessi mai fatto. Appena ho fatto il nome del magazine per il quale scrivevo, ha iniziato a insultarmi nel peggiore dei modi. Il motivo? Il famoso video di For Honor, ecco come si chiamava, pubblicato prima dell’uscita ufficiale.

 

 

 

 

Alle fine, brutte intenzioni o meno, spesso si sbaglia e si pecca di leggerezza, un po’ come chi oggi sottovaluta la situazione e va in giro a correre o a incontrare gli amici. No vabbè, quelli sono scemi e basta.

 

 

 

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