Diario di una quarantena. Giorno 6.

5 libri sul rap da (ri)leggere

 

Che hai fatto oggi? Hai mangiato, vagato dal divano al letto, al frigo e poi di nuovo dal frigo al divano al letto? Hai portato giù il cane? Fatto la spesa? Lavato le mani? Cazzeggiato su Instagram? Guardato una serie su Netfix? Ascoltato un po’ di musica? Ok, hai fatto tutto questo e ora? Ora continuiamo a salvare il mondo stando in pigiama sul divano. Ricordi? Siamo i supereroi che salvano il mondo stando sul divano. Siamo fighi.

I migliori di tutti i tempi. Fanculo Superman, Spiderman, Wonderwoman e compagnia bella. Sai che sbatti cambiarsi il costume e avere una doppia vita? Noi abbiamo un solo costume, il pigiama, e una sola vita. La nostra.

Ok, su Instagram continua la Covid freestyle challange lanciata da Emis Killa, abbiamo molta musica da ascoltare, molte dirette da vedere e un bel po’ di gossip a cui stare dietro. Alle 18.00 possiamo affacciarci alla finestra e cantare con i nostri vicini e alle 22.00 c’è il party di Boss Doms in diretta su Instagram. Alla fine non ci manca nulla.Oggi, però voglio consigliarvi 5 libri sul rap da leggere o rileggere.

 

1. La storia del rap di Andrea Di Quarto. Sono due volumi che ripercorrono tutta la storia del rap dalle origini ad oggi con tutti i suoi esponenti, anche quelli che magari non hai mai sentito nominare, ma che hanno contribuito a creare questo genere musicale

 

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2. Dietrologia i soldi non finiscono mai di Fabri Fibra. Hai presente i vari pensieri espressi spesso con i ironia nei testi di Fibra? Le sue critiche e le sue punzecchiature all’attualità, alla politica, e allo spee? Bene, qui trovi tutto. È un saggio, pungente, realistico e ironico.

 

 

 

 

3. La legge del cane di Jake La Furia e Guè Pequeno. Non è capolavoro, ma se hai nostalgia dei Club Dogo è perfetto. I Club Dogo sono una delle cose migliori capitate alla musica popolare italiana negli ultimi anni? Rileggendo il libro oggi risulta estremamente chiaro come i Dogo siano riusciti a cambiare il rap, ad ampliarne i pubblico andando a prendersi anche fasce che non ascoltavano il rap e di come molti dei loro argomenti siano gli argomenti di oggi. E soprattutto quanto la critica li abbia distrutti, quando la critica contava ancora qualcosa anche se non capiva un cazzo.

 

 

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4. Nuovo rap italiano. La rinascita di Luca Bandirali. Ha presente il periodo buio del rap italiano? Quando a un certo punto la scena si è disintegrata da sola? Erano i primi anni 2000, c’è voluto molto tempo per rinascere e arrivare dove siamo ora. Il libro ci ricorda da dove arriva questo rap, che strada ha fatto per scalare la vetta, quali sono i suoi veri e falsi idoli. Anno per anno, dal 2013 alla definitiva affermazione di Fabri Fibra, Marracash, Club Dogo, passando per la scalata di Emis Killa e Fedez. Praticamente si procede a ritroso, verso le origini di questa seconda ondata di musicisti: in quel periodo cruciale fra XX e XXI secolo, quando il rap italiano sembrava finito come una qualsiasi moda e invece, come nella leggenda della Fenice, rinasce dalle proprie ceneri.

 

 

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5. Hip Hop Stylography di La Pina. Qui c’è proprio la cultura hip hop a 360 gradi. Non solo musica, ma anche moda, danza, stile, cinema, sneakers, tatuaggi. C’è l’hip hop dalla strada alle passerelle.

 

 

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