Continuano le cronache di Ernia, ovvero i post con i quali Ernia si racconta ai suoi fan in attesa di comunicare l’arrivo del suo nuovo disco. Dopo l’adolescenza, l’amicizia con Tedua e l’esperienza con i Troupe d’Élite, arriviamo ai 21 anni di Ernia. Lui in quel periodo è a Londra e vive un momento di solitudine.
“Abitavo con una signora originaria dell’ex Jugoslavia, non era del tutto a posto di testa, fumava tantissimo e nel corso della notte la sentivo spesso correre al piano di sotto e piangere. Ogni tanto provava ad aumentare il costo dell’affitto, ma appena facevo finta di fare la valigia tornava sui propri passi. La domenica, quando si accorgeva che ne avevo bisogno, divideva con me la cena, mentre attendevamo l’arrivo del suo pusher. Alla fine diventammo amici. Ogni tanto uscivo con una ragazza di Parigi di origini congolesi, lei resta tutt’ora una delle persone a cui sento di essere più legato: mi ha conosciuto in un momento davvero buio e triste della mia vita, ma mi ha voluto comunque bene. Insieme abbiamo condiviso la solitudine. I giorni passavano lentissimi. […] Imparai a stare da solo, una cosa che la maggior parte delle persone non è in grado di fare. Hanno tutti paura di restare soli con i propri pensieri“.