Social Boom finge di entrare a Codogno e viene denunciato per notizie false

Siamo di fronte all’ultima follia di Social Boom, aka Francesco, che non sa più cosa fare e inventarsi per far parlare di sé. E questa volta ci è riuscito. È passato dal creare gossip, più o meno fake sui vari rapper, al convincersi di essere stato dissato dal rapper di turno, fino a farsi dare del pirla dai vari magazine online. Il motivo? Ha avuto la brillante idea di andare (o meglio fingere di andare) nella zona rossa di Codogno per fare un video. Si crede un giornalista Social Boom e elude (o meglio fa credere di eludere) la barriera di polizia, carabinieri ed esercito intorno alla cosiddetta zona rossa, a Codogno.

 

Siamo partiti per Codogno – scrive Social Boom – per capire cosa succede all’interno della zona rossa. Una volta usciti dall’autostrada abbiamo incontrato il primo cerchio. Ci stavano venendo incontro, ma siamo riusciti ad aggirarli. Così ho scavalcato e sono riuscito a passare oltre. Una volta entrato nella zona rossa abbiamo iniziato a riprendere facendo meno rumore possibile e iniziando a vedere tutto ciò che c’era di interessante. Non c’erano persone. Fin qui tutto bene, se non fosse che una delle volanti del primo cerchio si è staccata dalle altre, evidentemente perché aveva visto qualche movimento sospetto, ed è entrata dentro questo paesino per cercarci. Una persona sana di mente se ne sarebbe andata. Ma ho detto: siamo a 50 metri da Codogno, proviamo a entrare. Siamo andati ulteriormente avanti e abbiamo incontrato un altro cerchio di volanti. Ovviamente ci siamo fermati a parlare con loro. In pratica i giornalisti sono delle persone falze (scritto proprio così). Si può tranquillamente entrare nella zona rossa, si possono passare tutti e gli otto cerchi in piena tranquillità, ma non si può uscire per 14 giorni. Probabilmente cercheremo di rientrare. Fatemi sapere, con un sondaggio, se dobbiamo rientrare nei paesi colpiti da Coronavirus”.

 

Ma è stata tutta finzione. Social Boom non è mai stato a Codogno e a fregarlo sono stati i suoi stessi video.

Andiamo con ordine: SB pubblica una serie di stories in cui “scavalca i checkpoint accedendo alla zona rossa“, poi spiega di aver “girato dentro al paesino” e di essersi nascosto da una macchina della polizia. Poi un’altra bugia:Non è vero che non si può entrare, la polizia ci ha detto che si può accedere tranquillamente, ma poi non si può uscire per 14 giorni” e dà dei falzi ai giornalisti.

Peccato che non sia mai entrato nella zona rossa, né tantomeno abbia girato per le strade di Codogno. Sono state le sue stesse Instagram stories ad averlo tradito e sbugiardato e ad aver fatto scattare i controlli della polizia che, su richiesta della Procura di Lodi, ha scoperto la reale natura dei suoi video: Social Boom non ha forzato nessuno dei 35 checkpoint che circondano la zona rossa ma si trovava a Guardamiglio, appena fuori dalla zona vietata. Insomma, non ha aggirato nessun controllo e si è inventato tutto. È tutto fake.

 

Lo youtuber, che rischiava oltre alla quarantena, una denuncia per violazione dei provvedimenti dell’autorità per motivi di pubblica sicurezza, è stato invece denunciato per l’articolo 656, ovvero “pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico“.

Ora dirà di essere stato dissato dalla legge?

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