Junior Cally ha difeso il rap?

In una storia pubblicata sul suo profilo Instagram, nel rispondere alla domanda di un fan, Junior Cally ha affermato di aver avuto “le palle quadrate di difendere il rap“, ma che non tutti ne hanno parlato.

 

 

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Ma davvero Junior Cally ha difeso il rap? Perché se ripercorriamo la vicenda e le polemiche che l’hanno visto coinvolto suo malgrado, le sue dichiarazioni e risposte sono state abbastanza risicate. Inizialmente ha scelto il silenzio e ha lasciato che fosse il suo management a prendere la parola attraverso un comunicato nel quale si leggeva: “La posizione dell’artista è contro il sessismo, i passi avanti o indietro, e contro la violenza sulle donne. Lungi da Junior Cally scomodare i grandi nomi del cinema, della letteratura e della storia dell’arte, da Tarantino e Kubrick, da Gomorra a Caravaggio e scrittori come Nabokov e Bret Easton Ellis: l’arte può avere un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di elementi narrativi di finzione e immaginazione che non rappresentano il pensiero dell’artista“. E qui veniva spiegato benissimo il senso del rap e dell’arte in generale. Successivamente Cally decide di rompere il silenzio e su Instagram si rivolge alle persone che si sono sentite ferite e dice “Ho provato a spiegare che era un altro periodo della mia vita e che il rap ha un linguaggio descrittivo nel bene e nel male e rappresenta la cruda realtà come fosse un film. Per questo ad Amadeus ho proposto un brano che non ha quei testi e quelle immagini, che non avrà accanto la parola Explicit. Mamma Flora è la persona più importante della mia vita e da qualche mese c’è Valentina al mio fianco: siamo complici, amici, ci amiamo e rispettiamo. Questa è la mia vita e questo spero sarà il mio Sanremo“. Anche qui non ha difeso il rap, ma ha solo spiegato che ha un linguaggio crudo esattamente come può esserlo la trama di un film e poi si è soffermato nello spiegare il suo rapporto con le donne.

 

Il 4 febbraio viene intervistato da Rolling Stone e dichiara:Come esistono film che parlano di violenza attraverso la violenza, questo linguaggio esiste anche nella musica“.
Alla domanda del giornalista “Alla luce delle polemiche degli scorsi giorni, rinneghi il tuo passato?” risponde:
No. Non rinnego nulla. Qualcuno ha scritto anche che mi sono scusato, ma è falso: non mi sono mai scusato. Mi dispiace se c’è chi si è sentito offeso o ferito, però non rinnego i miei brani del passato“.
Anche a  Quotidiano.net ribadisce il fatto che il linguaggio vada compreso: “Il linguaggio di Strega non ha qualcosa di sbagliato: va capito. Chi non lo conosce deve cercare di capirlo. Non lo trovo assolutamente sbagliato. La canzone rappresenta uno spaccato di società, io sono contro la violenza di ogni tipo. Se cominciamo a leggere le prime quattro righe, ci accorgiamo che è un elogio alla non violenza. Dico di non rispondere alla violenza con altra violenza ma con le parole“.

 

 

Ha difeso il rap con le palle quadrate? O ha semplicemente ripetuto che il rap ha un linguaggio spesso crudo e che va capito perché come in un film racconta uno spaccato di società?

 

Andiamo avanti.

 

Siamo alla conferenza stampa del Festival di Sanremo e sulle parole di Gessica Notaro («lui porta la maschera per fare show, io a causa della violenza», aveva detto la ragazza sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato), Junior Cally sottolinea: “Sono dalla parte di Gessica, certamente. Io sono contro ogni forma di violenza, non solo sulle donne“. Sul testo del brano Strega del 2017 che gli è costato le accuse di sessismo e violenza, ribadisce: “Si è parlato solo di alcune frasi, che sono uno spaccato di fiction per raccontare cose che accadono. Ma nessuno ha detto che quel testo contiene anche una frase che recita: ‘La gente che giudica, piccola/Dentro il cervello, frà, briciola/Rispondi a parole che bene assestate possono spezzare la loro mandibolà. Questo è proprio un inno alla non violenza, ad utilizzare le parole invece delle mani. Questo linguaggio va capito. Va letto. Mia madre, che ha 60 anni ed è una maestra elementare, ha capito tutto il rap, non solo il mio“.

 

Arriviamo poi a Domenica In, dove Mara Venier, in riferimento al testo di Strega e alle varie polemiche gli dice “almeno ti sei scusato” e lui ribatte:
mi sono scusato se qualcuno si è sentito offeso, ma non mi scuso per la mia musica che è il linguaggio forte del rap”.

 

Non è che Junior Cally abbia difeso il rap a spada tratta, ma ha sempre sottolineato come il linguaggio del rap sia spesso volutamente crudo e violento e che vada capito, che il rap è come un film, ecc. ecc. Ora da qui a dire ho avuto le palle quadrate di difendere il rap fino in fondo ce ne passa, anche perché più che ripetere sempre la stessa frase, che poi gli serviva a difendere in qualche modo se stesso da accuse stupide e ignoranti, non ha fatto.

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