La pagella delle uscite settimanali

6 a MULA EP di Giaime. Ok, è un Ep, non un disco vero e proprio, le tracce di per sé sono ben fatte, Giaime indubbiamente è bravo, ma come primo progetto dopo tanti anni dal suo ultimo disco è molto risicato e altrettanto poco coraggioso. 5 tracce. 5 featuring. Decisamente troppo. Se l’obiettivo è quello di aggiudicarsi un disco d’oro con almeno uno dei 5 featuring, probabilmente ci riuscirà, ma cos’ha dato ai suoi fan in più di una serie di singoli pubblicati a distanza di settimane l’uno dall’altro? Poco niente. Mula Ep lo ascolti in un attimo, scorre liscio, ma nonostante abbia avuto l’intenzione di essere l’Ep di Giaime, tanto da prendere il titolo dal suo cognome, al suo interno ci sono Giaime e Pyrex, Giaime e Vegas Jones, Giaime, Emis Killa e Lazza, Giaime e Ernia, quindi cosa c’è di Giaime? Una sola traccia e qualche strofa nelle varie tracce? Un po’ poco. Sarebbe stato molto più interessante vedere Giaime da solo, con magari un solo featuring su 5 tracce.

 

 

 

 

7 a Che Io Mi Aiuti di Bresh. È un lavoro estremamente radicato nel vissuto dell’artista genovese, a partire dai ricordi, dai propri conflitti interiori e dalle amicizie raccontate nei brani e che allo stesso tempo vuole lanciare un messaggio universale. Dieci tracce che invitano ad un confronto onesto con se stessi, nel bene e nel male, e a non cadere nella trappola di trovare necessariamente un alibi ai propri insuccessi e ai propri guai, a non cercare un “nemico” che possa identificare i propri mali.
Bresh sceglie di rappresentare alcune delle proprie riflessioni personali sul mondo, sui rapporti e sull’esistenza attraverso canzoni che parlano apertamente di tematiche generazionali molto complesse e per farlo chiama Tedua, Rkomi, Izi e Vaz Tè. Bresh ha una scrittura complessa e non di facile e immediata comprensione, così come le tematiche affrontate nel disco, ma colpisce e cattura. Che Io Mi Aiuti è un ottimo primo progetto artistico, a tratti acerbo, com’è giusto che sia, ma in grado di mettere in luce le doti di Bresh.

 

 

 

 

8 a Britney nel 2007 di Mostro feat Gemitaiz. È sicuramente la migliore uscita di questa settimana. Con la partecipazione di Gemitaiz, il risultato è un mix energico tra rock e hip hop, in cui rime furiose s’inseguono su riff di chitarre elettriche che accompagnano la voce dei due artisti. Il testo descrive la parabola discendente di una stella che sembra essere caduta, lontana dalle sue passioni e da ciò che la tiene viva, in un vortice di mancanze che portano alla follia.

 

 

 

 

5 a Se ci sei tu di GionnyScandal. Come da consuetudine nella sua musica, GionnyScandal prende un po’ di rap, un po’ di trap, un po’ di pop qualche chitarra e le mescola insieme. Solo che del pop prende le banalità più assolute tipo “Se ci sei tu il mondo è un po’ meno brutto … perché prima eri niente e adesso sei tutto…ciò che mi serve …. e passo tra un po’… scappiamo da qui, dove non lo so , basta che sei qui” e l’amore declinato in tutte le sue forme, quell’ amore salvifico che ci torna a far star bene e sorridere anche nei momenti più bui. Insomma, il trionfo delle banalità.

 

 

 

 

6 a Oki di Vacca. Ha pubblicato il video due giorni prima rispetto alla release del singolo sulle piattaforme digitali. Oki è il brano che anticipa il nuovo disco di Vacca, ma è sempre lo stesso Vacca di sempre. Le tematiche sono sempre le stesse, lui spacca, è sicuro di sé e del suo potenziale, è incazzato, i tanti nemici immaginari, insomma, niente di nuovo: “manca un minuto, dopo evitate
fate da soli tempo scaduto, basta cagate
fine dei giochi“. Per carità, è bravo eh, mai detto il contrario ma le tematiche sono trite e ritrite da anni.

 

 

 

 

6 a Twerking Queen (El resto es nada) di Elettra Lamborghini. È prassi, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo pubblicare un disco o un repeck che contenga la canzone portata in gara. In questo caso Elettra porta due versioni di Musica (e il resto scompare): quella originale e quella in spagnolo.
Alle tracce originali del disco se ne aggiungono altre e i featuring di Rkomi, Mambolosco, Samurai Jay e Myss Keta nel duetto portato sul palco dell’Ariston, Non succederà più di Claudia Mori e l’inedito Bombonera, che ci dà una tregua dal twerk grazie alle chitarre acustiche. Nella nuova versione di Maldito Dia con Rkomi, le barre di quest’ultimo portano l’italiano nel brano, che originariamente era in spagnolo e si dividono tra un rap più potente e un ritornello più cantato. Il ritornello della canzone Te Quemas viene invece affidato a Mambolosco e Samurai Jay, mentre Elettra si occupa delle strofe. Diciamo che il progetto era una di quelle cose da fare, ma non apporta nessun valore aggiunto al disco originale, strofa di Rkomi a parte.

 

 

 

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