Vasco Rossi ha apprezzato Vado al massimo di Junior Cally

Un piccolo riscatto per Junior Cally, che è stato massacrato senza sosta da quasi un mese. Ieri sera ha duettato con i Viito la mitica Vado al massimo di Vasco, reinterpretandola con un testo scritto per l’occasione.

 

 

 

 

La performance ha ricevuto discreti consensi da parte della critica e in effetti ieri sera JC era molto più spigliato e a suo agio sul palco dell’Ariston, ma ha ricevuto anche dei complimenti d’eccezione da parte di Vasco.  “Complimenti. Un omaggio bellissimo – ha svelato una fonte a FanPage riportando le parole del rocker -. Cantata benissimo. E il testo rap, che ho approvato, è condivisibile. Questi giovani hanno talento. E sono contro ogni tipo di censura. I testi delle canzoni raccontano realtà che esistono, raccontano come sono una parte dei giovani di oggi”. Successivamente Vasco ha rinnovato i suoi complimenti anche tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram.

 

 

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Kom..plimenti Junior Cally ! Voglio proprio vedere… Come va a finire !???? ? la canzone con cui andai la prima volta a san remo è stata riproposta in questa edizione nella serata dedicata alla storia del festival ..e che storia !! “ Vado al Massimo “ é una canzone che ho scritto 40 anni fa, la riscriverei “ ancora oggi esattamente così !! Non può che farmi piacere e Ho dato il mio consenso alla versione di JUNIOR CALLY perché l’ho trovata divertente e coerente. Ancora oggi “ vado al massimo “ potrà essere utile allo scopo per cui è nata: “ provocare e tenere sveglie le nostre coscienze “ oggi più che mai a rischio di “ prendere sonno “ !! Il famoso sonno della ragione che sembra proprio sia alle porte In Bocca Al Lupo A Tutti !!#vadoalmassimo @juniorcally #provocazioneartistica #festivaldisanremo2020 #sonnodellaragione #arrivanoibarbari #controcorrente

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Quella che stupisce però è la narrazione di Cally, a favore delle sardine e contro Salvini. Sembra essere talmente imbevuto della narrazione sardinesca da ritenere di stare combattendo contro i poteri forti, e non in favore dei medesimi. “In mezzo a questi pesci grossi preferisco le sardine“, ha detto ieri sera nella cover di Vado al massimo.

Lungi da me dall’entrare in meriti politici, ma le sardine sono l’unico movimento di piazza in Europa e forse nel mondo che manifesta a favore di un governo che, se si ritornasse alla urne, non avrebbe più i numeri per governare; che ha l’appoggio di tutti i media, del mondo dello spettacolo, l‘endorsement del Papa, il plauso dello squalo della finanza Soros, i cui capetti fanno merenda dai Benetton. Junior Cally si è chiaramente schierato con loro e ben venga, il rap deve essere anche questo e ha trovato il modo di supportare il movimento anche al festival della canzone italiana, trasmesso in eurovisione sulla rete di Stato. E nella seconda strofa ci dice che “In Italia la voce dei poteri forti puzza di alcol”, riferendosi al famoso mojito al Papeete di Matteo Salvini, già menzionato in No grazie. Salvini per Junior Cally è il male, gli dà dà del boomer mostrando la scritta “ok boomer” sul palmo della mano.

Ognuno ha le sue idee politiche e ha tutto il diritto di manifestarlo, ma non capisco se quella di Cally è convinzione, una posa o un modo per farsi rispondere da Salvini. E non capisco se davvero non ha capito dove risiedono lobby e gruppi di pressione, oppure se lo sa ma ha deciso di ignorarlo. Ma questo è un altro discorso, che esula completamente dalla musica.

 

Detto questo la polemica sul testo di Strega non si placa, speriamo che la buona esibizione di ieri sera e i complimenti di Vasco facciano spostare l’ago della bilancia dalla parte della musica. Prima dell’esibizione con i Viito, in conferenza stampa, Cally ha spiegato in modo chiaro ed esaustivo il suo pensiero:

Se non riusciamo a vedere la differenza tra fiction e realtà vale tutto. Chiaramente sono dalla parte di Gessica, sono contrario a qualsiasi violenza di ogni tipo, compresa quella sulle donne. Se ci si sofferma su quattro righe nessuno può cantare più a Sanremo, e in Strega una strofa dice: Rispondi a parole che bene assestate possono spezzare la loro mandibola, un chiaro invito alla non violenza. Dobbiamo capire se questo genere non riesce a essere capito o non vuole essere capito. Ma i miei brani li rifarei tutti, non devo scusarmi ma mi dispiace se ho ferito qualcuno“.

 

Sarà stato capito o dobbiamo aspettarci altre polemiche e querele?

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