La pagella di Rebel della terza puntata del Festival

AVVERTENZE: DA LEGGERE CON UNA BUONA DOSE DI IRONIA.

 

 

Voto 10 e lode a chi è riuscito a stare sveglio durante il monologo di Benigni.
Bello eh, interessante e soporifero. Il superospite arriva scortato dalla banda, a quasi 70 anni propone ancora lo stesso mix di gag macchiettistiche e momenti pretenziosamente raffinati e culturali che hanno rotto i coglioni anche al più intellettuale e paziente degli italiani. Dopo la denuncia per stalking da parte di Dante e l’ordinanza del giudice che gli impone di stare ad almeno 100 metri dalla Divina Commedia, Benigni decide di buttarsi sulla Bibbia e trasforma un momento potenzialmente interessante in un diluvio di parole inutili da cui non si sarebbe salvato neanche Noè. Se siete rimasti svegli, siete dei sopravvissuti.

 

 

1204519192-kBFC-U31601994588967YCH-656x492@Corriere-Web-Sezioni

 

 

Voto 10+ a quella primadonna di Tiziano Ferro. Martedì fa un omaggio a Mia Martini e la devasta, mercoledì fa un duetto con Massimo Ranieri e ci si schianta, giovedì canta una sua canzone e pensi vabbè almeno ora non romperà i coglioni, e invece si giustifica dicendo che è la prima volta che la canta. E che cazzo vuoi da noi, la canzone è tua.
Si è scusato con Mia Martini per aver deturpato la sua Almeno tu nell’universo, la Bertè lo ha perdonato, ma non sono ancora arrivate le scuse a tutti gli abbonati rai. Dopo aver lanciato l’hashtag #fiorestaizitto, ieri sera ha cantato ben due canzoni, ma a Tiziano non basta continua a lamentarsi che lo fanno esibire troppo tardi. Altro che compenso in beneficenza, chiederà un aumento, un bonus e il danni per le lunghe attese.

 

 

View this post on Instagram

?

A post shared by Tiziano Ferro (@tizianoferro) on

 

 

Voto 10+ anche all’esibizione di Rancore in duetto con La Rappresentante di Lista con la canzone Luce di Elisa, vincitrice nel 2001. Una bomba. Sicuramente il duetto e la performance migliori di tutta la serata.

 

 

 

 

Voto 10 al fantasma di Fiorello. “Ama è l’una, volemo fa’ qualcosa domani? Hashtag #fiorellostattezitto” aveva esordito l’altra sera Tiziano Ferro e si era beccato come risposta da Amadeus “battuta infelice“. Ieri sera, per paura di fare la fine di Fiorello, Amadeus ha confessato: “Devo parlare veloce altrimenti finiamo con UnoMattina“. Al Festival regna la fretta.
9 a Gabbani vestito da astronauta. All’alba dell’1.46 la gara dei duetti si chiude con Francesco Gabbani vestito da astronauta e con la bandiera dell’Italia sventolante mentre canta L’Italiano. Ed è subito Federico Stragà mia nonna è un’astronauta paparapa…

 

 

 

 

8 al coraggio di Amadeus di indossare la maglia della Juve da fedele interista. Cosa non si fa per lo show? O per il cachet? La fede calcistica first of all e Ama mostra orgoglioso quella dell’inter.

 

 

 

 

7 alla geniale idea di far salire sul palco sette grandi cantanti italiane: Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Elisa, Gianna Nannini ed Emma Marrone tutte in una volta e non una per volta e soprattutto di non farle cantare. Ma se fossero salite una alla volta avremmo ridotto l’esibizione di Benigni? Mannaggia.

 

 

la-terza-serata-sanremo-2020-com-e-andata-duetti-roberto-benigni-speciale-v8-47251-1280x16

 

 

6 a Ornella Vanoni che in Alberto Urso ha trovato un nipote e neanche questa volta il badante che rolla. Daje Ornella tieni duro, prima o poi lo trovi. E forse Ornella pensava proprio al badante durante la sua esibizione, ha sbagliato l’igresso della sua voce ed è stata presa di mira sui social: agli utenti non sono piaciute le sue incertezze e gli errori di ingresso nelle parti a lei assegnate.

 

 

 

 

5 Piero Pelù, una buona esibizione che crolla appesantita dall’accoppiata duetto virtuale con Little Tony più fascia da lutto per i femminicidi. Strano non si sia presentato con un modellino di Frecciarossa appeso al collo. Mancava solo gridasse un NADIA TOFFA GUERRIERA e UN APPLAUSO PER FALCONE E BORSELLINO per completare il grande slam dei paraculi.

 

 

 

 

4 Alla velocità di parola di Alketa. Ma quanto cazzo parla? Ma come si ferma? Dov’è l’interruttore? Spegnetelaaa e ridatemi Fiorello! Vi siete lamentati per Fiorello, ora beccatevi Alketa. Pre Amadeus rimane basito “parla a una velocità incredibile, non si ferma mai. Non ho mai visto una cosa del genere”. Figurati noi. Sanremo dà, Sanremo toglie.

 

 

sanremo-2020-alketa-abito

 

 

Voto 3 ai Pinguini Tattici Nucleari che sono riusciti a rovinare non una, ma ben 8: Papaveri e papere, Nessuno mi può giudicare, Gianna Gianna, Sarà perché ti amo, Una musica può fare, Salirò, Sono solo parole, Rolls Royce. Ci si aspettava un’esibizione alla Elio e le storie tese e invece era solo un karaoke. Salgono sul palco dopo Benigni e per recuperare il tempo perso cantano 23 canzoni in 3 minuti, imbastendo uno spettacolo da villaggio vacanze, musicalmente fastidioso, ma teatralmente simpatico e forse necessario per far risvegliare il pubblico. Momento topico, e che alza il voto, Riccardo Zanotti vestito da evidenziatore che regala il mazzo di mimose a Cristiano Ronaldo.

 

 

 

 

Voto 2 a Riki e Ana Mena. Dov’è Fred De Palma? Dov’è Una volta ancora? Evidentemente hanno preferito optare per d’estate non vale, o meglio, le note alte non valgono.

 

 

 

 

Voto 1 alle urla di Arisa. In duetto con Marco Masini e il brano Vacanze romane il pensiero è uno solo: Perché Arisa urla? Percheeeeé? Da ragazzina volevo cambiare il mondo, ora mi accontento di cambiare canale appena inizia a cantare Arisa.

 

 

 

 

Voto 0 a Elettra Lamborghini e Myss Keta. Un balletto alla Non è rai e un accennato bacio saffico non riescono in alcun modo a mascherare la totale mancanza di voce e intonazione della Lamborghini.

 

 

 

 

Per quanto riguarda i duetti, darei un bel 7 ad Achille Lauro e Annalisa. 8 ad Anastasio e PFM. 7 a Junior Cally e i Viito e 8 a Elodie.

 

 

Bonus livello pro per il trash. Le gag di Amadeus, l’esibizione volutamente disastrosa di Morgan e Bugo, il travestimento di Achille Lauro nell’alter ego di David Bowie senza voce e con i capelli di Biscardi. Il balletto alla non è la rai di Elettra Lamborghini e Myss Keta e Francesco Gabbani: il democristiano della musica italiana che canta L’italiano travestito da astronauta in un tripudio di bandiere tricolori.

Lascia un commento