A cosa serve un documentario sul primo concerto di Capo Plaza a Salerno?

Siamo tutti contenti che Capo Plaza abbia fatto il suo primo concerto nella sua città natale, Salerno, ma era necessario farci un documentario di 30 minuti?

 

 

 

 

Il documentario, almeno così è stato definito, vede Plaza partire da Milano in treno in direzione Salerno dove, per la prima volta si è esibito. Il testo è stato scritto, guarda caso, da Antonio Dikele Distefano e il momento più alto si è raggiunto quando Capo Plaza ha ringraziato i fan con tanto di autotune ben settato.

Senza nulla togliere a Capo Plaza, ai numeri raggiunti e alla sua gioia nell’esibirsi per la prima volta nella sua città natale, questo documentario è la prova che alcuni artisti si sentono star pur non essendolo. Un documentario di solito è incentrato sulla storia e sui successi di una vera star, degna di questo nome, penso a Travis Scott, Kanye West, Eminem, Vasco Rossi, Jovanotti, tanto per citarne alcuni, che in un modo o nell’altro hanno fatto la storia in qualche modo o che quantomeno hanno fatto qualcosa di grande o di nuovo. Un video che racchiude l’esperienza di Salmo sull’Open Sea Republic ci sta, perché comunque era un evento unico nel suo genere, ma Capo Plaza in concerto a Salerno cosa rappresenta? Una sua soddisfazione personale, ma allora non chiamatelo documentario.

 

 

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