Ghali su Esse Magazine: “non condivido il loro pensiero”

Ghali è stato tra i fondatori di Sto Magazine, poi qualcosa è andato storto, molto probabilmente per via di divergenze di opinione con Dikele, si è allontanato da quella realtà, lasciandola in mano all’ex socio, che ne ha cambiato il nome in Esse Magazine. A grandi linee le cose sono andate così, anche se nessuno dei diretti interessati ha mai dato spiegazioni in merito.

L’altro giorno, però, Ghali, rispondendo ad alcuni fan, ha chiaramente preso le distanze da Esse Magazine, senza però entrare nel dettaglio delle motivazioni che hanno portato alla sua dipartita. Dalle sue parole risulta evidente che l’intento con cui ha creato Sto Magazine, ovvero la stanchezza nei confronti della mafia nell’industria musicale e la voglia di creare una realtà meritocratica, sia venuto meno visto il modo in cui Antonio Dikele Distefano ha portato avanti il magazine dal suo esordio ad oggi.

 

Quando abbiamo creato quel magazine – ha detto Ghali – volevamo fare qualcosa di diverso, creare una realtà che potesse scoprire nuovi talenti e parlare di urban da veri appassionati del genere. Eravamo stufi delle mafie dell’industria musicale e delle sue ingiustizie e volevamo offrire un servizio che ispirasse fiducia e meritocrazia. Spesso mi chiedete spiegazioni in merito, ma, come avrete notato, da più di un anno non ne faccio più parte, non condivido il loro pensiero ma auguro il meglio ad alcuni di loro che hanno contribuito alla mia crescita e con cui ho vissuto dei bei momenti“.

 

La spiegazione Ghali l’ha data, tra le righe, ma l’ha data eccome.

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