Gli artisti più ininfluenti del 2019

Cazzeggiando su Instagram ho notato che è da un mese che le pagine pullulano di classifiche, delle più disparate classifiche che premiano artisti a caso come il miglior rapper dell’anno, del decennio, il miglior performer, il miglior producer, il miglior disco, il miglior progetto di marketing. Addirittura ci sono classifiche del tipo miglior disco d’oro, miglior progetto prima dell’album, miglior strofa, o miglior ritornello. Assurdo. E per dirla alla Marracash IMBARAZZANTE. I nomi poi sono sempre gli stessi, Marracash, tha Supreme, Salmo, Lazza… Così mi sono detta perché non fare una classifica con i grandi esclusi? Quegli artisti che non sono nelle varie classifiche e che si sono distinti per la loro ininfluenza. 

 

QUALI SONO STATI GLI ARTISTI PIÙ ININFLUENTI DEL 2019?

 

1. DREFGOLD. Ok, sembra che si voglia sparare sulla Croce Rossa, ma Drefgold, a parte scappare dal palco di Sfera al Forum e farsi arrestare, cos’ha fatto quest’anno? NIENTE. E molti diranno per fortuna, altri che non sempre si può pubblicare musica e essere sulla cresta dell’onda, ma sta di fatto che Drefgold non ci ha lasciato niente quest’anno, se non due gossip e qualche featuring.

 

 

 

 

2. SAMUEL HERON. Dopo mesi di silenzio a maggio è uscito Triste, il suo primo album. 9 tracce, di cui 7 inediti, che non hanno lasciato il segno. Non c’è stato un particolare per il quale vada la pena premiarlo o ricordarlo, in molti si erano anche dimenticati dell’uscita del suo disco e anche sui social Samuel preferisce parlare di cucina e discorsi motivazionali che di altro. Si può floppare, è umano, ma sembra che Samuel Heron abbia perso la verve che aveva in brani come Illegale, Chissenefrega, o Ci sta. Chissà se riuscirà a ritrovarla.

 

 

 

 

3. Og Eastbull. Dopo aver fatto qualche hit, Bella giornata in primis, Og Eastbull ha pubblicato il suo primo album a fine 2018. E poi? Boh. L’ultimo singolo, Contactu, è passato quasi inosservato, come se le persone si fossero dimenticate di lui. Non sempre è facile superare il successo di una hit, è molto più semplice cadere nel dimenticatoio.

 

 

 

 

4. Canesecco. Su Canesecco potremmo scrivere un libro, perché in effetti nel suo delirio e con la sua totale mancanza di dignità ci ha tenuto compagnia per parecchi mesi. Ma cosa vuoi essere? Un artista o lo sparauracchio di esso?

 

 

 

 

5. Young Signorino. Qualcosa il Signorino quest’anno lo ha fatto, un disco, qualche singolo. Sembra addirittura che abbia trovato la sua dimensione, ma cosa ci ha lasciato? È arrivato troppo presto alla ribalta, è passato dal tutti ne parlano al Young Signorino chi? in meno di 12 mesi e per molti è ancora quello strano che canta fumo fumo e rido ahahaha.

 

 

 

 

6. Plant. Chi? Plant che fine ha fatto? Qualcosina ogni tanto pubblica ancora con Danien & Theø, o Jack Out, ma ci ha lasciato qualcosa? O i suoi singoli sono passati nei vari post delle uscite della settimana e poi subito dimenticati?

 

 

 

 

7. Quentin40. Sembrano lontani ormai i tempi in cui Quentin40 era considerato un fenomeno, la promessa dell’anno, the next big thing, quando le sue parole spezzate e la sua energia avevano attirato l’attenzione di tutto, eppure è passato solo un anno…. 40, il suo primo disco, è uscito a marzo e non ci vuole un genio a capire che non ha ricevuto i consensi sperati. Al disco non è seguito un tour, Quentin40 è uno molto schivo sui social e questo fa sì che purtroppo venga dimenticato, nonostante in Mattoni di Night Skinny abbia dimostrato ancora una volta di essere forte. Lui è forse la prova di come un artista, se viene mal gestito, possa passare da promessa a nulla nel giro di un anno ed è un vero peccato.

 

 

 

 

8. Lowlow. Che fine ha fatto? È passato dal sono il migliore, tutti gli altri fanno schifo, alla scomparsa. Mare, il suo  ultimo singolo, risale ad ottobre 2018, ma è dai primi di luglio che Lowlow non pubblica niente sul suo profilo Instagram. È come sparito. Forse dopo essersi fatto scrivere il testo della canzone da Dikele ha pensato che era meglio sparire per un po’…. Speriamo comunque stia bene.

 

 

 

 

9. Giaime. Mi dispiace dirlo, ma far uscire musica come se non ci fosse un domani, non significa lasciare un segno o essere influenti. Giame in questi mesi si è svegliato dal letargo, ha lavorato, pubblicato singoli e featuring, ha ottenuto il suo primo disco d’oro con Lazza, o grazie a Lazza, non si sa, ma ha lasciato ben poco. Non c’è un qualcosa di suo che sia rimasto in modo particolare, a parte leggere il suo nome ogni tre/quattro settimane con l’uscita di un nuovo singolo.

 

 

 

 

10. Dark Polo Gang. Non odiatemi, ma cosa ci ha lasciato la DPG nel 2019? A parte siparietti e gag su Instagram? Non dico che Tony Effe & co non abbiano fatto niente, ma non hanno lasciato un’impronta tale da essere ricordata e sicuramente non un’impronta alla DPG.

 

 

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