La pagella delle uscite settimanali

7 a Psycoside di Side Baby e Psicologi. Pubblicare due singoli a distanza di 12 ore uno dall’altro è sicuramente folle, ma ormai non ci stupiamo più di niente. Alle 12:00 di giovedì 12 dicembre è uscito il primo singolo, Non Mi Fido, prodotto da Mace. A mezzanotte il secondo, Guidando Forte, prodotto questa volta da Night Skinny. Il progetto Psycoside nasce dalla stima tra i diversi artisti Side Baby e Psicologi, il duo formato da Drast e Lil Kaneki, che hanno pubblicato a novembre il cofanetto contenente gli Ep 2001 e 1002. È un progetto coraggioso e interessante, Side Baby mostra la sua voglia di mettersi in gioco, di confrontarsi con altre realtà e artisti diversi da lui e da quella che può essere definita la sua zona di comfort e ci riesce.

 

 

 

 

 

 

8 a Cometa di Izi feat. Dosseh. Il duo italo-francese, dopo essere usciti a sorpresa lo scorso marzo con la Habituè-Italian Versionsingolo di Dosseh, torna a collaborare con un nuovo brano, pubblicato anche questa volta con poco preavviso. Izi e Dosseh sono in perfetta armonia sulla base di Josh Rosinet, il produttore transalpino che aveva già firmato Habituè e San Giorgio, tratto dall’ultimo disco di Izi Aletheia. Cometa è un brano particolare, a tratti strano, che sembra non spiccare per menzioni o riferimenti particolari nel testo, il mood è spaziale esattamente come lo era quello di Habitué, ma è molto interessante il paragone che Izi fa tra se stesso e una cometa. La cometa non ha una destinazione ben precisa, esattamente come Izi nelle notti in cui si ubriaca e va in giro barcollando, dimenticandosi il portafoglio da qualche parte, senza più ricordarsi dove l’abbia lasciato.

 

 

 

 

6 a Holly e Benji di Ava, Capo Plaza e Shiva. Quasi quasi rimpiango la sigla di Holly e Benji cantata da Cristina D’Avena, ma se lo scopo di Ava era fare goal, c’è riuscito esattamente come ci riusciva Holly in ben tre puntate. Sta gang shit ha un po’ rotto, ma Capo Plaza ha fatto un’ottima prima strofa e il connubio con Shiva è ben riuscito. Non è un capolavoro, ma come al solito funziona.

 

 

 

 

5 a Gringo di Lele Blade. Il nuovo singolo di Lele Blade non convince al 100%. Ricorda un brano di Sfera Ebbasta per flow e melodia e resta lì nel limbo di quella cantilena che sicuramente ti entra in testa, nonostante non ricordi le parole, ma manca di attrattiva e mordente.

 

 

 

 

6 a Roberta di Beba. Finalmente Beba ha lasciato il mood da rapper dura e ci propone un singolo nel quale decide di farsi conoscere intimamente dal suo pubblico rivelando un’emotività fragile. Nel nuovo singolo l’artista racconta, attraverso il filtro del proprio trascorso, di quanto sia difficile lasciarsi andare in amore e superare le proprie insicurezze e la mancanza di fiducia dovuta ad eventi del passato. «È un singolo molto personale: accenna a quasi tutti i punti focali della mia vita e del mio carattere in modo che il mio pubblico possa iniziare a conoscermi più in profondità – spiega Beba –  Parla di come io sia innamorata ma anche preoccupata di perdere il focus sul mio progetto, delle mie insicurezze che, si percepisce, sono dovute a eventi passati».

 

 

 

 

7 a Ho sbagliato di Egreen. È il primo singolo di Egreen con una major e arriva a pochi giorni dall’annuncio della sua firma con Sony. Fin dal titolo, il brano è una forte presa di coscienza che, complice questo accordo con una major, mette in discussione il percorso affrontato da Egreen fino a questo momento e apre diverse possibilità per il suo futuro.
Mettendo sotto accusa principalmente se stesso e il mondo che fino adesso lo ha circondato, Nicholas non si pone limiti nel sottolineare quelli che ritiene i veri problemi fondanti di una scena che finisce spesso al centro del dibattito pubblico solo per i motivi sbagliati.

 

 

 

 

7 a Guerra di Parix Hilto feat. Disme. È un singolo sia per testo che beat che lascia molto spazio alle parole, alle emozioni raccontate da Parix Hilton senza sovrastarle, ma soltanto accompagnandole. Sono molti i temi affrontati in Guerra e oguno di essi arriva dritto al punto. È un brano duro, sofferto, riflettuto, ma che non risulta pesante e sembra quasi un urlo, di quelli che fai quando hai tante cose dentro che ti opprimono e vuoi liberartene tirandole fuori.

 

 

 

 

6 a Carillon di Nahaze feat. Achille Lauro. Nahaze ha sicuramente una bella voce e un buon modo di usarla, ma il singolo non convince. Sicuramente avrà modo di dimostrare le sue capacità e il fatto di aver collaborato con Achille Lauro le ha dato un’ottima spinta e la visibilità giusta. Sulla produzione questa volta Boss Doms ha esagerato, la base risulta troppo alta quando canta Nahaze e molto bassa nelle strofe di Lauro, quasi come se il singolo fosse suo e alla giovane cantante fosse affidato solo il ritornello. Inoltre i versi cantati in italiano da Achille Lauro distolgono l’attenzione da Nahaze.

 

 

 

 

 

Tra le altre uscite vi segnalo Business di Mattway feat. Valè e Naima.

 

 

 

 

E Giorni Migliori di Plant feat. Jack Out. 

 

 

Lascia un commento