I PM hanno chiesto uno sconto di pena per 6ix9ine

Continua a far discutere la rocambolesca vicenda giudiziaria di Tekashi 6ix9ine, detenuto da circa un anno in una prigione federale della sua città, e accusato di reati gravissimi, tra i quali spaccio di droghe pesanti, rapina a mano armata, affiliazione a gang criminali, estorsione e tentato omicidio ai danni di Chief Keef.
Inizialmente i media americani hanno parlato di una condanna che con ogni probabilità avrebbe avuto un’entità non inferiore ai 47 anni di carcere, senza escludere la possibilità dell’ergastolo. Durante la prima fase della detenzione, però, l’artista ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia. Questa circostanza, nel corso dei mesi, ha fatto supporre a molti, legali di 6ix9ine compresi, che il rapper sarebbe riuscito ad ottenere un significativo sconto di pena.

 

Secondo alcune indiscrezioni l’aiuto fornito da Hernandez alle autorità, che sono riuscite sostanzialmente a sgominare la ‘Nine Trey Bloods’, sotto-struttura criminale della più nota gang dei Bloods, di cui faceva parte anche 6ix9ine, sarebbe stato così significativo da permettere al rapper di ottenere la libertà già alla lettura della sentenza, inizialmente prevista per gennaio 2020 e poi spostata al 18 dicembre 2019.

6ix9ine beneficerà infatti di un significativo sconto di pena, e questo è ormai un dato certo, anche se non è dato sapere per il momento se verrà effettivamente rilasciato il giorno stesso della sentenza, o se invece dovrà comunque trascorrere qualche anno in carcere prima di tornare in libertà.

 

I pubblici ministeri che stanno seguendo il caso hanno prodotto in sede di udienza una documentazione che riconosce nero su bianco il fondamentale contributo fornito da 6ix9ine alle indagini. Secondo la Procura di New York, le testimonianza del rapper sui membri della Nine Trey, così come le spiegazioni delle minacce presenti nei suoi brani e l’aiuto nel decifrare alcune prove, sono stati di fondamentale importanza durante le indagini.
L’appuntamento per l’atto finale di questa vicenda giudiziaria, che ha già ispirato un documentario che verrà prodotto da 50 Cent, è per il prossimo 18 dicembre.

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