Perché M¥SS KETA porta la maschera?

Ospite a Sky Tg24, Myss Keta ha parlato del suo progetto musicale, dalla maschera e del messaggio che vuole comunicare con i suoi video e le canzoni, che sono ormai diventate un vero e proprio inno per la comunità gay e non solo. La cantante di Pazzeska ha iniziato la sua intervista raccontando il motivo per il quale ha deciso di non mostrare il suo volto.

 

La questione del volto è per dare voce a tante persone, dare voce a dei pensieri che appartengono a tante persone. Ognuno, secondo me, con una maschera e degli occhiali può diventare M¥SS KETA.
Il concetto del progetto prende il via sia dal mondo del teatro greco, sia dal mondo dei giullari di corte. Un po’ ‘datemi la maschera e vi dirò la verità”.

 

La parte interessante è arrivata quando il giornalista le ha chiesto se – come il Papa di The Young Pope –  anche lei e il suo team avessero pensato alla maschera perché l’anonimato e il sottrarsi sono la vera forza:
L’anonimato come vera forza? Se questo riguarda anche me? Guardi, in realtà l’ho capito a posteriori. Inizialmente abbiamo agito molto d’istinto, non abbiamo pensato a tutto questo subito. Poi man mano ci siamo resi conto che la forza del volto velato, del mistero, è super potente. Spesso artisticamente si capiscono dopo mesi o anni i motivi delle proprie scelte. Evidentemente c’era anche un pochino di questo nella scelta iniziale di mostrarsi con la mascherina”.

 

 

 

 

La maschera ha sicuramente ha portato fortuna Myss Keta che in poco tempo è passata da fenomeno di nicchia ad essere molto popolare e molto richiesta anche nei salotti televisivi.

 

 

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