Com’è nato il featuring tra Ernia e Fabri Fibra?

Fabri Fibra in questi mesi ha collezionato più featuring che Tony Effe scarpe, d’altronde il featuring è un ottimo modo per farsi promo, restare in auge e guardare qualche soldo. Come ha detto anche Marracash parlando del suo incontro con Elodie, sono le etichette spesso e volentieri a proporre le collaborazioni ai propri artisti e non sempre i featuring sono attestati di stima. Noi ci beviamo la favoletta della scena unita e del sono tutti amici, ma la maggior parte delle volte non sono gli artisti a decidere con chi collaborare, ma le etichette a proporglielo e ovviamente vengono pagati per queste collaborazioni. I più gettonati in questo momento sono Fibra e Capo Plaza, che stanno elargendo collaborazioni come se non ci fosse un domani, niente di male, la musica d’altro canto non è solo arte, è anche e soprattutto business. In effetti anche io se fossi un rapper investirei nelle collaborazioni giuste.

 

Ma non è questo il punto. Torniamo a Fibra ed Ernia. Fibra, o chi per lui, ha chiamato Ernia nella raccolta Il Tempo Vola 2002 2020, nello specifico nella traccia Lascia un segno insieme ad Rkomi.

 

 

 

 

Sulla collaborazione con Fibra, Ernia ci ha spiegato qualche dettaglio ieri via Instagram stories mentre rispondeva alla domanda di un fan: 

È un vero Pro. Appena chiudevo un provino ci videochiamava nell’immediato per commentarlo, massimo tre minuti e squillava il telefono. Mi ha fatto rifare la strofa quattro o cinque volte, sottolineandomi quali fossero i punti forti ed i punti deboli di quello che avevo scritto. Non ho mai visto nessuno così focus“.

 

Praticamente a Fibra facevano schifo le strofe proposte prima di trovare quella ottimale e a quanto pare è focus solo quando si tratta di tracce sue, perché nelle altre dice “sto pezzo non so neanche di cosa parla“. Ottimo.

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