Cosa pensa Emis Killa della trap?

Emis Killa è uno di quegli artisti che non ha peli sulla lingua, che parla e esprime le proprie opinioni in modo diretto, dissacrante e spesso provocatorio. È divertente leggere i suoi Tweet o le risposte che dà ai fan via Instagram stories.

Questa volta si è espresso anche sulla trap:

Chiariamo per bene sta cosa del mio pensiero sulla trap. Non la odio. Non la schifo. Mi piace anche. Quella vera e fatta bene spacca. Però non mi piace che sembri rinnegare il rap, quando non sono due generi diversi. Non mi piace la mentalità che ha trasmesso ai giovani. Non mi piace che si ostenti più di quello che si ha. Non mi piace che paragonino un coglione che fatica ad andare a tempo e fa i versi a me. Non mi piace che siano tutti cloni. Non mi piace che sia fatta da gente a cui della musica non gliene fotte un cazzo“.

 

Ok, ma quando, dopo Terza Stagione, un disco ottimo ma non andato benissimo, Emis Killa non sapeva più come catturare il pubblico più giovane aveva provato a fare trap. Con Capo Plaza. Vi ricordate Serio? Una delle canzoni peggiori della sua discografia, con tutti quegli ehi che avrebbero fatto invidia anche al più trapper dei trapper.

 

 

 

 

Era evidente che in quel momento non sapesse bene che pesci prendere, poi si è risollevato con Supereroe, ma intanto la strada della trap e della moda del momento ha provato a percorrerla e a cavalcarla. Certo, il suo discorso non fa una piega, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra.

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