Perché sono calati gli ascolti di X Factor?

Con 4 sì vai ai live, con 4 no a The Voice è stata una delle battute di Alessandro Cattelan, giusto per ribadire quanto il talent di casa Rai sia sfigato e nettamente inferiore a X Factor, ma siano sicuri che quest’anno sia davvero così?

I live sono appena iniziati e la prima puntata non ha di certo esordito con il botto, anzi, ha registrato un calo storico rispetto alle precedenti edizioni: la prima puntata del live 2019, infatti, ha portato di fronte alla tv circa 736.000 spettatori raggiungendo uno share del 3,5%. Decisamente basso se guardiamo quello delle stagioni passate:

Prima puntata Live 2018: 1.160.000 mln di spettatori e uno share del 5,3%

Prima puntata Live 2017: 1.455.476 mln di spettatori e uno share del 6,10%

Prima puntata Live 2016: 1.265.400 mln di spettatori e uno share del 5,35%

 

 

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Forse, per rispondere a Cattelan e alla sua battuta su The Voice, non siamo a The Voice ma ci siamo stiamo andando molto vicini e abbiamo tutte le carte in regola per batterlo. Ma qual è il problema di questa edizione di X Factor?

 

Sicuramente il cambio nella produzione e nel team che scrive il programma e i giudici. Mika ha lanciato una bomba, ma non ci è andato lontano. Avendo partecipato come giudice a X Factor, ha notato subito quegli auricolari, a lui per nulla familiari nelle orecchie dei colleghi. A quanto pare Malika, Samuel e Sfera Ebbasta non sono autonomi e hanno bisogno di suggerimenti in cuffia come Ambra Angiolini a Non è la Rai, solo che lei aveva sì e no 16 anni.

 

La scelta dei giudici, la quasi totale assenza di talenti e un ExtraFactor penoso sono gli ingredienti principali di XF13. Manca l’intrattenimento, sono in tv e non sanno starci (Mara Maionchi esclusa ovviamente), sembrano spenti, con qualche leggero e sporadico picco, ma che non basta a tenere incollati i telespettatori allo schermo e anche se uno dovesse resistere fino alla fine, si trova altri due personaggi soporiferi a ExtraFactor e allora tanto vale abbandonarsi nelle braccia di Morfeo. Ci siamo lamentati di Nuela e delle sue Carote, ma è stato l’unico picco di un’edizione finora senza arte né parte.

 

L’unico zoccolo duro è Mara Maionchi, che non ci fa più ridere come un tempo con le sue sparate, sembra addomesticata e consapevole di quanto questa edizione sia in calo costante rispetto alle precedenti, non ha più entusiasmo, glielo si legge in faccia. Così come si legge sulla faccia di Samuel la sua totale assenza di voglia nell’essere lì. È come se dicesse chi cazzo me l’ha fatto fare. È lì, ma vorrebbe essere altrove. Malika si divide tra la maestra severa che giudica la tecnica e un’anima super sensibile, che ci fa rimpiangere tutti i pianti di Fedez. Ecco, in questa edizione neanche i meme si possono creare, tanto è piatta.

E poi c’è Sfera. Avrebbe dovuto essere l’asso nella manica, quello che avrebbe portato milioni di spettatori e invece? Simpatico e contento, perché più di tanto non sa cosa dire, senza contare il fatto che è l’unico cantante che nella sigla iniziale non fanno cantare, giusto per partire con un minimo d’imbarazzo e dire sì ci servivi per far presa sul pubblico più giovane, ma è meglio se non canti

 

Insomma, tra loro, i concorrenti e i due presentatori di ExtraFactor, sembra che X Factor quest’anno voglia suprerare The Voice e ci stia riuscendo appieno.

 

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