Achille Lauro è confuso?

Fino a Ragazzi Madre la lirica di Achille Lauro aveva un filo conduttore, mentre l’immagine continuava a cambiare, passando da parrucche rosa a treccine colorate. Pour L’Amour ha segnato il punto di passaggio tra il vecchio e il nuovo e 1969 la svolta. Da lì in poi è stato un trasformismo continuo: un giorno era Vasco Rossi, un altro Renato Zero, poi David Bowie, fino ad arrivare a Britney Spears. 

Un cambiamento a livello di immagine, di immaginario e sonoro repentino che da una parte segue quel filone di follia e sperimentazione tipico di Lauro, ma che dall’altra può celare confusione. Come si passa da Woodstock alla dance anni 90 in meno di un anno? Questo lascia un po’ spiazzati i fan e gli ascoltatori che un giorno vedono Lauro vestito di pailettes, pantaloni a zampa e cappello da cowboy cantare Cadillac e un altro con accessori anni 90 intonare 1990.

Viaggia nel tempo e nei generi musicali, come se avesse davvero a disposizione una macchina del tempo, ma dietro a tutto questo cambiare cosa si cela? È come se avesse fretta, il cosiddetto pepe nel culo, fi stravolgere e stravolgersi sempre, in continuo movimento e fermento. Esiste un filo conduttore, certo, ma si sta facendo sempre più labile. Curare un’immagine eccentrica e fuori dagli schemi per celare un’insicurezza? È questo che sta facendo? È questo quello che traspare, nonostante sia per lo più elogiato. È come se fosse diventato parte di quel circo che ogni volta mette in scena nei suoi show, sempre al limite tra il trash e il ridicolo ma in cui sembra aver trovato la sua comfort zone.

Il pubblico resta ammaliato da tutto questo stravolgere se stesso sempre, dall’esigenza di mutare e spingersi oltre. 1969 era ancora in scena e già il cambio di look ci portava in un’altra epoca, fatta di Cioè, Britney Spears e La Bouche, ma non c’è il tempo di abituarsi e affezionarsi che la giostra gira ancora e ancora.

1990 non è un capolavoro, ma è così curato nei dettagli che gli fanno da contorno, da colpire e far parlare di sé.

Quindi Achille Lauro è confuso o è solo un’anima irrequieta in continua trasformazione e alla costante ricerca di altro? 

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