La pagella delle uscite settimanali

8 Il Tempo Vola 2002 2020 di Fabri Fibra. Si può dare un voto a una raccolta di brani che hanno segnato la discografia di un artista? No, ecco perché il mio 8 è totalmente simbolico in questo caso. E non si può neanche dire se quelli inseriti sono esattamente quelli che avremmo voluto o se ne mancano altri, perché in ogni caso qualcuno resterebbe scontento. Sono troppi i brani di Fibra, troppi per fare una scelta. Lui ha fatto la sua, anche in modo piuttosto equo, noi possiamo condividerla o crearci una nostra playlist personale con le canzoni che avremmo voluto, del resto una raccolta è proprio questo. Ovviamente ci sono alcuni pezzi nuovi e nuove collaborazioni, come Quentin Tarantino con Side Baby, Come Mai con Franco126 e Lascia un Segno con Ernia e Rkomi.

 

 

 

 

8 a Dio Perdona Io No di Enzo Dong.Un disco deve arrivare quando ci si sente maturi. Prima non mi sentivo pronto” ha dichiarato Enzo Dong e in effetti il risultato è un disco completo, maturo e consapevole. Dio Perdona Io No è stato scritto per lo più tra Secondigliano e Scampia, i quartieri dove Enzo è nato e cresciuto, in particolare per strada, fonte di continua ispirazione per lui. Ma non solo, il disco prende forma anche da varie esperienze di vita personali, come il soggiorno a Santo Domingo, dove suo padre lavora, e i continui viaggi a Milano dell’ultimo periodo per affinare il disco. L’album raccoglie situazioni e sentimenti: nei testi una parte importante è dedicata ai rapporti sentimentali e di amicizia, sia quelli finiti sia quelli nati di recente, per esempio con gli altri rappresentanti della nuova scena urban italiana che, in questi ultimi tre anni, hanno conquistato il mercato discografico mantenendo ottimi rapporti tra di loro.
Dio Perdona In No è un album che ha un’impronta trap ma in cui si sente distintamente anche la tecnica del rap più classico. Le collaborazioni sono tutte azzeccate: Fabri Fibra, Dark Polo Gang, Tedua, Fedez, Gemitaiz e Drefgold.

 

 

 

 

8 a Iodegradabile di Willie Peyote. L’album ha come tema centrale il tempo, il rapporto che l’uomo ha con esso e tutte le conseguenze che porta con sé nella vita di tutti i giorni delle singole persone: dalla paura della fine delle cose, al tentativo di rimanere nel tempo e lasciare un segno che sopravviva a noi stessi, fino alla ricerca vana di dilatarlo il più possibile. Da qui, anche la relazione dei singoli con la degradabilità di oggetti e ricordi, da cui prende il titolo il progetto. “Perché il tempo è galantuomo ma anche tiranno, il tempo è denaro, è relativo, dà consiglio, mitiga e logora, scorre, passa e scade. E noi in mezzo. Sapessimo il tempo che resta sapremmo davvero usarlo meglio?” – commenta Willie Peyote. Iodegradabile cerca di dare un quadro sociale e antropologico complessivo della situazione attuale in Italia, affrontando la politica del governo gialloverde (Mostro) – in carica nel momento in cui è stato registrato questo disco – fino alle relazioni umane e sentimentali che viviamo tutti i giorni (La Tua Futura Ex MoglieQuando Nessuno Ti Vede). È un concept estremamente impegnativo, ma che Willie Peyote riesce a rendere leggero grazie all’uso delle parole e alle basi scelte. È sicuramente un disco non per tutti.

 

 

 

 

5 a Bassotto di Tony Effe. Un singolo leggero in perfetto stile Tony Effe, dove i concetti si contano sulle dita di mano o anche meno, ma che il fa il suo dovere: diverte e resta impresso. Né più né meno.

 

 

 

 

7 a Criminali di Massimo Pericolo, Speranza e Barracano. Come avrebbe potuto chiamarsi un singolo tra i tre artisti se non Criminali? “Noi ci riprendiamo ciò ce ci hanno tolto ma gli diamo indietro ciò che ci hanno dato” hanno dichiarato i tre protagonisti e Criminali esprime appieno queste parole e si presenta come un banger duro, crudo, potente, che suona quasi come un inno da stadio, come se i tre artisti, soprattutto nel ritornello, dove urlano CRIMINALI, si fossero trasformati in capi ultras. Le loro voci, così come le loro attitudini, sono assolutamente affini e complementari ma nonostante questo, ognuno di loro ha un’identità ben precisa e spiccata, che unita a quella degli altri, va a dare un valore aggiunto notevole.

 

 

 

 

7 a Adda Passà RMX di Livio Cori e CoCo. Si tratta del remix di Adda Passà contenuta in Montecalvario di Livio Cori, a cui si aggiunge la voce di CoCo. Il brano parla del periodo successivo a un’intensa storia d’amore finita da poco, racconta la voglia di far passare il dolore e andare avanti. Una volta ancora, Livio Cori e CoCo si sono trovati d’accordo: per un artista, che spesso è in tour e fa session in studio senza limiti di orari, è difficile mantenere delle relazioni stabili… Il beat abbraccia sonorità trap soul e RnB che accomunano i due artisti, le cui voci si vanno ad accavallare sul finale.

 

 

 

 

6 a 1990 di Achille Lauro. Il brano parla di un amore ossessivo e possessivo, mentre il sound è ispirato a Be my lover di La Bouche, invece la cover rimanda a una foto iconica di Britney Spears. Il concept è centrato in pieno, ma quello che inizia a mancare è un’identità artistica. Lauro sta saltando da una parte e dell’altra, un giorno è Vasco Rossi, un altro Renato Zero, un altro ancora David Bowie, poi Britney Spears, una continua giostra che sta diventando davvero un circo. E 1990 è mediocre, soprattutto per un artista che, se scendesse dalla giostra e si soffermasse a riflettere, potrebbe fare molto di più. 1990, a parte il richiamo a La Bouche e l’artwork, degli anni ’90 non ha nulla, ma neanche un trasposizione attuale di quel periodo.

 

 

 

 

 

7 a Tu e D’io di Danti feat. J-Ax e Nina Zilli. Il nuovo singolo di Danti, che arriva a poche settimane dal precedente, vanta la collaborazione con Nina Zilli e J-Ax. TU e D’IO è una canzone d’amore che spiega come è possibile trovare nel partner tutto quello che serve per essere felici: “…se ci sei tu anche Milano sembra Rio…” che sembra un po’ “cosa importa se sognavi Puerto Rico, ma se restiamo insieme sembra un paradiso anche Ostia Lido“. Il concetto è quello.

 

 

 

8 a Qualcosa di Buono di Grido ft. Il Cile. Un singolo che parla, racconta, ironizza e denuncia quella che è la nostra realta, ma che trova una chiave di lettura positiva e di speranza. È uno di quei brani che dovrebbe essere passato in radio oggi stesso, perché non gli manca niente, né dal punto di vista dei contenuti, né del suono, né del rappato, né tanto meno del ritornello.

 

 

Tra le altre uscite vi segnalo:

 

¤ Young Rame ft. Sapo Bully – Cocaina

 

 

 

 

¤ Oro Bianco – Money Dance

 

 

 

 

¤ Vacca – Marionette

 

 

 

 

¤ Danien – Edera

 

 

 

 

¤ Sercho – Falli Fuori

 

 

 

 

¤ Yanky e Kiddy – New Balenciaga

 

 

 

 

 

 

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